«Candaten emergenza fotocopia: ora serve un muraglione per la 203»

«Candaten emergenza fotocopia: ora serve un muraglione per la 203»
SEDICO«Lungo la strada Regionale 203 in Comune di Sedico un tratto risulta, attualmente, a senso unico alternato per l'erosione del fiume Cordevole in una situazione, che...

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SEDICO
«Lungo la strada Regionale 203 in Comune di Sedico un tratto risulta, attualmente, a senso unico alternato per l'erosione del fiume Cordevole in una situazione, che permeane critica». Lo ha comunicato ieri la Regione, anche dopo il sopralluogo del assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, che in mattinata è arrivato sul posto. L'assessore ha sorvolato dall'alto anche la provincia e ha fatto il punto sul post-emergenza. «Abbiamo una serie di dissesti sparsi n giro in tutta la provincia. La situazione è di massima attenzione. C'è poi il rischio valanghe che ci preoccupa».

L'emergenza di Candaten è stata quella più significativa per il comune di Sedico, che nell'emergenza Vaia, un anno fa divenne il simbolo de disastro, con il crollo al ponte Mas. Lì questa volta l'opera di difesa idraulica realizzato ha retto. Ma il nuovo punto nero ora è Candaten, con l'argine che viene eroso ormai a ogni tempesta. «Serve un muraglione a protezione della strada regionale Agordina. L'ultimo episodio di maltempo ha reso improrogabile un intervento all'altezza di Candaten», afferma il deputato di Forza Italia, Dario Bond. «Il Cordevole ha eroso una parte della strada. Era successo un anno fa, con Vaia; è successo nuovamente ieri. Adesso l'acqua arriva fin sotto la carreggiata. E questo perché in un anno non è stato fatto niente. Serve quindi un intervento importante, per salvare le case della zona, le attività produttive che insistono nelle vicinanze del torrente e soprattutto per evitare che il collegamento viario con l'Agordino risulti a rischio ogni volta che piove». È ancora vivo infatti in tutti i bellunesi il ricordo della provincia paralizzata dopo Vaia, a causa della chiusura del'Agordina. «Chiedo al Genio Civile e a Veneto Strade - prosegue Bond - che intervengano. Veneto Strade deve alzare la voce per chiedere un'opera spondale importante su quel tratto di Cordevole».

Domenica a fare paura, prima del Piave e di Alleghe, è stato proprio il Cordevole cresciuto di molto in una sola ora e che stava mangiando sotto gli occhi di tutti il piede della strada. Fin dalla mattina si sono susseguiti i sopralluoghi del sindaco Stefano Deon, tecnici comunali e di Veneto Strade fino alla scelta arrivata in serata di chidere la strada in una corsia e istituire la circolazione a senso unico alternato.
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Il Gazzettino