Cancellati i voucher «Ma serve l'alternativa»

Cancellati i voucher «Ma serve l'alternativa»
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TREVISO - (zan) «L'abolizione dei voucher si configura come l'occasione per rivedere interamente uno strumento la cui applicazione distorta è stata estesa a dismisura provocando profonde crepe nel mercato del lavoro, un vero abuso che doveva essere arrestato». Un fenomeno ormai diffuso anche nella Marca, ribadisce Giacomo Vendrame (nella foto), segretario provinciale della Cigl. Per questo, di fronte alle proteste delle associazioni imprenditoriali locali, che temono un incremento del lavoro sommerso, il leader del sindacato trevigiano difende la scelta della cancellazione. «I voucher nascondevano sfruttamento, lavoro nero, precariato a vita, una insana trasformazione al ribasso del rapporto di lavoro insiste il segretario -. Questo abbiamo registrato e denunciato ripetutamente anche nella Marca, come confermano i dati». Vendrame, peraltro, non nega l'esigenza di definire nuovi strumenti per il cosiddetto lavoro accessorio: «Esistono, infatti, reali situazioni di occasionalità, come alcuni picchi di lavoro in agricoltura o l'apporto al lavoro domestico, il babysitteraggio e l'aiuto agli anziani, ma sono molto limitate rispetto all'uso che veniva fatto del voucher, utilizzato ormai per pagare continuativamente i lavoratori del terziario, ad esempio, ma anche personale impiegatizio». E nonostante la nuova normativa abbia superato i referendum proposti dalla Cgil, anche nel Trevigiano l'organizzazione continuerà l'informazione sul tema, finché i decreti del governo non saranno convertiti in legge.

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Il Gazzettino