BORSO DEL GRAPPA - (ob) Il Tribunale del riesame di Venezia ha accolto la richiesta di libertà per la 33enne Fatima Rhourab, marocchina di Borso del Grappa, ex titolare della...
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L'avvocato Serrangeli di fronte ai giudici veneziani ha ribadito i motivi raccolti dell'appello: la titolare non sapeva quello che accadeva tra i clienti dell'osteria e le ragazze quando si appartavano nei privè e certo non ha mai preso soldi. Nessuno in quel locale, secondo la titolare, ha mai pagato più del prezzario che era esposto nell'osteria: bevande da 8 o 15 euro, mentre il noleggio privè era di 50 euro. Insomma il cliente pagava i 50 euro e si appartava con la ragazza. Ma mai sarebbero state pagate prestazioni sessuali. Diametralmente opposta la tesi della Procura. Gli inquirenti, esibendo centinaia di foto e filmati, hanno dimostrato che il piatto forte di quel ristorante non era certo il cibo. Nel processo venne ascoltata la testimonianza di decine di clienti delle ragazze della sexy-osteria. Le immagini prodotte dai carabinieri non lasciano molto spazio all'immaginazione su quello che accadeva tra clienti e ragazze.
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Il Gazzettino