Canaletto e Tiepolo Venezia è più ricca

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LA COLLEZIONE
«Il nostro è stato ed è un grande impegno culturale. È vero siamo una banca, ma abbiamo anche molta cura del nostro patrimonio artistico. Questo progetto va in questa direzione: valorizzare i nostri tesori e renderli quanto più fruibili al pubblico». Così, Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa San Paolo ha voluto celebrare l'appertura al pubblico della ricca collezione di quadri, oggetti, libri, incunaboli e monete che, da oggi saranno parte del percorso museale del Museo-Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia. Nelle sale al terzo piano dell'antico edificio di Campo Santa Maria Formosa, con un certosino lavoro di restauro e riallestimento curato dall'architetto Michele De Lucchi e la consulenza dell'ex soprintendente alle Belle arti, Giovanna Nepi Scirè, la Fondazione veneziana insieme ad Intesa San Paolo ha dato realtà ad un patto sancito nel 2016 che prevedeva la tutela, catalogazione e fruibilità pubblica delle collezione dell'ex Cassa di risparmio di Venezia, l'antico istituto di credito finito nell'orbita di Intesa San Paolo.

TESORO INESTIMABILE
Nel palazzo che fu dei Querini, hanno trovato la loro naturale sede una ricca pinacoteca d'ambito veneziano dal XVI al XX secolo, comprendenti due dipinti del Canaletto, i bozzetti del Paradiso di Domenico Tintoretto e del Giudizio universale di Giambattista Tiepolo, opere preziose di Ippolito Caffi, Guglielmo Ciardi fino alle sculture novecentesche di Arturo Martini e Alberto Viani. Ma non solo. Oltre ai quadri, la Collezione veneziana è composta da numerosi arredi (sette-otto-novecenteschi); una straordinaria Biblioteca Veneziana con tremila libri, 454 manoscritti, bolle e leggi e rarissime edizioni a stampa dal XV al XVIII secolo tra i quali l'editio del 1470 del De Civitate Dei per i tipi di Vindelino da Spira; un esemplare del Polifilo del 1499, oltre a mappe, incisioni, e xilografie tra le quali opere del Coronelli, Canaletto, Marieschi e infine una grande pianta di Venezia di Jacopo de' Barbari.
MONETE & COLORI
Ad impreziosire maggiormente la collezione anche la raccolta numismatica con monete prodotte dalla Zecca veneziana, dalla seconda metà del XII secolo fino all'anno 1866. «La collaborazione tra le nostre due istituzioni - ha aggiunto il presidente della Fondazione Querini, Marino Cortese - ha favorito un obiettivo straordinario che permetterà alla città e a tutti noi di ammirare importanti testimonianze della nostra storia». E oggi, in occasione della Festa della Salute, giorno festivo nel Comune di Venezia, tutti i residenti potranno avere accesso gratuito alle sale con una serie di visite guidate (ore 10, 12, 14 e 16). In questo modo, come ha avuto modo di dire l'architetto Michele De Lucchi, si potranno ammirare le stanze di un edificio veneziano immergendosi nei colori delle stanze, dal rosso amaranto della Bandiera di San Marco, al giallo e al grigio del secolo scorso.

Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino