CAMPOSAMPIERO (M.C.) Da una causa di fronte al Giudice di Pace, nello specifico

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CAMPOSAMPIERO(M.C.) Da una causa di fronte al Giudice di Pace, nello specifico Paola Malvisi di Venezia, che ha visto come parte lesa per un sinistro avvenuto il 6 luglio del 2013...

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CAMPOSAMPIERO
(M.C.) Da una causa di fronte al Giudice di Pace, nello specifico Paola Malvisi di Venezia, che ha visto come parte lesa per un sinistro avvenuto il 6 luglio del 2013 un automobilista oggi 52enne di Camposampiero, un precedente di giurisprudenza importante nel caso di incidenti stradali. Ovvero, se il modulo Cid è sottoscritto da tutte le parte coinvolte in un sinistro, ed è compilato in modo chiaro e se la dinamica descritta è per di più supportata da testimoni, non vi è motivo di metterne il dubbio il contenuto. La sentenza riafferma, se sussistono tali condizioni, l'efficacia probatoria del Cid.

Il sinistro era avvenuto in via Caposile, nell'omonima località del veneziano, nel comune di San Donà di Piave. Con la sua Ford Focus stava effettuando una svolta a sinistra. E' stato centrato da una Peugeot 406, condotta da un oggi 48enne di Feltre che stava sorpassando i mezzi in coda. E' stato compilato il Cid, ma poi ecco giungere dalla propria compagnia assicurativa un risarcimento non congruo. Il danneggiato attraverso l'area manager Riccardo Vizzi si è affidato a Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni, ha cercato di trovare un accordo stragiudiziale. In mancanza ecco l'azione legale verso l'automobilista controparte e la sua compagnia assicurativa.

Il giudice Malvisi, circa il valore di prova del Cid, ha sì ammesso che essa va liberamente apprezzata dal giudice, ma ha anche aggiunto che laddove, come nello specifico, esso sia sottoscritto da entrambe le parti, risulti compilato senza contraddizioni e la grafica ritraente il sinistro appaia molto chiara, è legittimo riconoscere piena efficacia probatoria al documento. Anche perché, ha sottolineato, il teste oculare che si trovava a bordo della vettura che seguiva ha confermato in toto la dinamica esposta nell'atto. Ha quindi disposto un congruo risarcimento. Complessivamente 11.592,89 euro, a fronte dei soli 2.350 che gli erano stati versati prima.
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Il Gazzettino