CAMPOLONGO MAGGIORE Una cicatrice per una operazione all'alluce valgo del piede

CAMPOLONGO MAGGIORE Una cicatrice per una operazione all'alluce valgo del piede
CAMPOLONGO MAGGIOREUna cicatrice per una operazione all'alluce valgo del piede destro, il dito di una mano troncata da una affettatrice, una maglietta nera e l'orologio. Sono...

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CAMPOLONGO MAGGIORE
Una cicatrice per una operazione all'alluce valgo del piede destro, il dito di una mano troncata da una affettatrice, una maglietta nera e l'orologio. Sono stati questi gli elementi che hanno contribuito al riconoscimento del corpo della 63enne Valentina Trolese da parte dei suoi due figli, Andrea e Massimo, lunedì, all'obitorio dell'ospedale di Adria. Nonostante l'identificazione di massima da parte dei due congiunti, la magistratura rodigina ha chiesto ancora tempo per potere effettuare l'esame del Dna. Il sostituto procuratore Valeria Motta, pm al momento del ritrovamento e Francesco D'Abrosca, il pm che conduce le indagini su Samira El Attar, una 43enne di origine marocchina residente a Stanghella (Pd), scomparsa da casa dallo scorso 21 ottobre, vogliono togliere ogni dubbio.

«Lunedì mattina - riferisce Andrea Biolo, uno dei due figli di Valentina - mi era già stato mostrato il suo orologio e lo avevo riconosciuto. Al pomeriggio siamo stati convocati in obitorio ad Adria e lì ho avuto la conferma che si trattava di mia madre: abbiamo osservato alcuni particolari del corpo, dei quali siano a conoscenza solo noi familiari. È stata un'esperienza drammatica».

La Trolese era scomparsa da casa, a piedi, la mattina del 19 ottobre, senza dare spiegazioni, né portando con sé denaro o documenti. Polizia locale, Protezione civile, vigili del fuoco, sommozzatori, un elicottero Cobra e una squadra cinofila l'avevano cercata dappertutto, specialmente nel Brenta Cunetta, il fiume che scorre nei pressi della sua abitazione. Dopo due giorni le ricerche erano state sospese, ma molto probabilmente era proprio in quel posto che Valentina Trolese era scivolata o aveva deciso un gesto estremo. Lungo la riva erano state trovate delle ciabatte da donna, anche se la sua famiglia ha sempre sostenuto che non appartenevano a lei. Ancora, fino a pochi giorni fa, ad Andrea sono arrivate telefonate di persone che affermavano di aver visto la 63enne. Le segnalazioni avevano indotto la famiglia a sperare. Fino a lunedì. Ora si aspetta il nulla osta della Magistratura per i funerali. (V.Com.)
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Il Gazzettino