(A.Gar.) Sono dati positivi e incoraggianti quelli del primo semestre del turismo veneto e a trainare la crescita di tutto il comparto non sono solamente le città simbolo, ma...
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«Il Polesine si conferma territorio tipico per un turismo diverso - sottolinea il presidente della Provincia Marco Trombini, al quale fa capo la delega al Turismo - Spesso sentiamo dire che a Rovigo non c'è nulla, ma non è assolutamente così. Ci sono molte cose da vedere per una modalità di vivere l'esperienza vacanziera differente. Il nostro è un turismo sostenibile, lento, fatto di paesaggi rurali magnifici». I dati della stessa Provincia confermano, in effetti, la tendenza generale.
«Pochi sanno che nel Delta viene fatto un monitoraggio costante sulle targhe dei turisti che accedono alle zone e ai servizi - conferma Trombini - Si pensi soltanto che sono state registrate nell'ultimo anno 4.500 presenze di cittadini olandesi. Loro, ma anche giapponesi, americani, altre popolazioni del Nord Europa, apprezzano particolarmente i luoghi come i nostri per paesaggi, natura e anche per i servizi con ottimo rapporto qualità-prezzo».
Ancor maggiore il dato relativo ai campeggiatori, con un aumento del 17,3% tra gli arrivi e del 16,2% nelle presenze con i valori più significativi che interessano in particolare turisti provenienti dalla Germania. «Abbiamo un doppio vantaggio in tal senso - conclude il presidente di Palazzo Celio -, quello di essere positivi dal punto di vista logistico rispetto a città limitrofe e allo stesso tempo la possibilità di spazi sterminati e incontaminati, con bellissime proposte balneari e di campagna. Posso riportare direttamente il racconto di un amico qualche giorno fa a Bruxelles che, proveniente da Macerata, si ferma sempre nel Delta proprio perchè apprezza particolarmente quei luoghi. Ma attenzione, anche l'Alto Polesine recita una parte importante e attrae turisti da tutto il mondo».
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Il Gazzettino