Camolei: «Goldin è solo l'inizio»

Camolei: «Goldin è solo l'inizio»
«Alcune considerazioni di Salvadori mi sorprendono. Forse è perché la sua elezione è arrivata a progetto già avviato. Ma quello che il presidente dei commercianti chiede,...

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«Alcune considerazioni di Salvadori mi sorprendono. Forse è perché la sua elezione è arrivata a progetto già avviato. Ma quello che il presidente dei commercianti chiede, parlando di creazione di un sistema di grandi eventi e di promozione a livello provinciale, è già parte della nostra agenda».

Paolo Camolei, assessore alla attività produttive e tra i principali fautori, con Giovanni Manildo, del progetto grandi mostre, risponde così alle sollecitazioni con cui ieri il presidente di Ascom, Renato Salvador, su questo giornale, aveva chiesto di non lasciare le future mostre con Linea D'Ombra alla dimensioei di eventi isolati.
Assessore, quindi c'è una strategia più ampia, un orizzonte che arriva oltre il ritorno di Goldin.
«Intanto dico che condivido le posizioni di Salvadori. Treviso deve essere uno stimolo per tutto il sistema territoriale».
Come?
«Le grandi mostre sono un inizio. Ma non sarà una azione trevisocentrica. Se da Conegliano, da Oderzo, da Castelfranco arriveranno inizitive importanti la nostra proposta è proprio quella di mettere tutto in rete. Ne abbiamo parlato anche con Goldin. Guardiamo ad una azione che lanci l'intera provincia».
Ma chi farà la regia?
«Il Comune di Treviso, oltre a rompere gli indugi, ha proposto un metodo che punterà su una guida collettiva che metta insieme tutti coloro che vorranno dare un contributo, comprendendo il pubblico e il privato».
A proposito, tra questo e quello, tra la stretta dei bilanci pubblici e la crisi che attanaglia le imprese, ci sono le risorse per grandi eventi diffusi?
«Ci devono essere. Abbiamo davanti a noi una grande opportunità di rilancio dell'economia territoriale».
Torniamo alle strategie: dopo le mostre cosa altro?

«A Treviso si è affermato un modo diverso di pensare l'economia cittadina. Ad esempio: l'apertura del centro ad attività commerciali di media grande dimensione mi pare un passo in avanti importantissimo. Credo che anche i commercianti abbiano capito che, oramai, piccolo non è più bello e che il sistema economico anche cittadino deve ragionare non come somma di individualità, ma proprio come sistema».
(((baread))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino