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MESTRE In un clima a tratti anche divertito e rilassato, ieri pomeriggio in Municipio a Mestre un caloroso applauso del Consiglio comunale ha dato il benvenuto al neo insediato consigliere per il gruppo Pd Emanuele Rosteghin, subentrato ad Andrea Ferrazzi, che lunedì scorso ha formalizzato le proprie dimissioni dal Consiglio per dedicarsi a tempo pieno agli impegni derivanti dalla carica di senatore. Come da regolamento, dopo che il Consiglio ha riconosciuto la regolarità della sua elezione, Rosteghin ha preso posto tra gli scranni del Consiglio comunale ringraziando i colleghi ed assumendo l'impegno ad adoperarsi per il bene della città.
IL RITORNO
Per Rosteghin si tratta in realtà di un ritorno, visto che l'attuale presidente del Pd di Venezia era già stato eletto a Ca'Farsetti con la Giunta Orsoni. E anche se in questa consiliatura il tempo rimasto a disposizione è limitato, in virtù della esperienza politica pregressa le intenzioni di Rosteghin sembrano essere piuttosto ambiziose. «Abbiamo due anni davanti prima delle prossime elezioni ed il mio tentativo sarà quello di dare un contributo importante per quelle zone della città che oggi sono in particolare sofferenza spiega Rosteghin perché mentre una volta dentro Venezia c'erano tante città oggi ci sono tante periferie dove ci sono abbandono e degrado. Lavoreremo anche per il rilancio economico di Porto Marghera visto che da tre anni non vediamo quella svolta tanto auspicata. Per ora assistiamo solo ad uno scontro tra Porto e Comune di Venezia con il risultato di un ennesimo immobilismo. In questa città ricorda Rosteghin - ci sono troppi progetti fermi, il più importante è quello sulla Stazione di Mestre che sembra sempre essere in procinto di partire ma che invece è fermo da tre anni. Poi non possiamo dimenticare le Vaschette , i residenti chiusi tra i due passaggi a livello della Gazzera che non trovano soluzione e poi i servizi sociali che sono stati bloccati e cha hanno dato a Mestre il primato nazionale per le morti da tossicodipendenza. Insomma c'è ancora molto da fare».
NUOVO CAPOGRUPPO
Nella stessa seduta di ieri è stata anche comunicata e formalizzata la nomina del nuovo capogruppo del Pd Monica Sambo, subentrata allo stesso Ferrazzi. «Continueremo a fare un'opposizione non legata solo alla protesta ma anche a delle proposte concrete - ha sottolineato la neo capogruppo e questo comporterà un lavoro di coordinamento con il Partito ma anche di apertura con tutta la città. È evidente che non abbiamo i numeri per incidere in Consiglio comunale ma vogliamo collaborare con le associazioni e il mondo civico della città». Nel corso della seduta, dedicata all'esame di numerose interrogazioni, è stata approvata la modifica richiesta dall'impresa che sta realizzando il nuovo complesso al posto dell'ex scuola Manuzio, che consentire di realizzare i garage seminterrati evitando interferenze con la falda acquifera.
Paolo Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino