IL PROCESSOPORDENONE È stato processato per direttissima (giudice Giorgio Cozzarini e vpo Patrizia Cau), ieri pomeriggio, Khan Asghar, 39 anni, cittadino pakistano richiedente...
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PORDENONE È stato processato per direttissima (giudice Giorgio Cozzarini e vpo Patrizia Cau), ieri pomeriggio, Khan Asghar, 39 anni, cittadino pakistano richiedente asilo domiciliato all'ex caserma Monti ma di fatto senza fissa dimora. L'uomo, difeso dall'avvocato Sara Soveri, ha patteggiato sei mesi di reclusione (pena sospesa), per danneggiamento e lesioni ed è stato rimesso in libertà. Non ci sono state invece, secondo il giudice, violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Il trentanovenne pakistano è stato protagonista, nel primo pomeriggio di mercoledì, di un movimentato episodio in corso Garibaldi. L'uomo, palesemente ubriaco, era già stato adocchiato da una pattuglia della Volante che lo aveva incrociato in largo san Giovanni. Il trentanovenne, secondo alcuni testimoni, stava prendendo a calci fioriere e vetrine, e urlava frasi sconnesse ai passanti. Appena i poliziotti sono scesi dall'auto, il pakistano si è scagliato contro di loro con calci, pugni e insultandoli (soprattutto una poliziotta). Sul posto sono arrivate altre pattuglie. Lo straniero è stato immobilizzato, ammanettato e fatto salire in auto dove ha preso a testate il divisorio. Portato in questura è stato arrestato per violenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento aggravato. I diversi passanti che hanno assistito alla scena, alla fine hanno applaudito i poliziotti per essere intervenuti con professionalità e senza violenza.
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Il Gazzettino