PARIGI - Confusione e incertezza nella tendopoli di Calais, la cosiddetta giungla dei migranti nel nord della Francia. Al terzo giorno di sgombero segnato da incendi a...
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Un ordine a cui nessuno ha opposto resistenza e che ha effettivamente contribuito a svuotare completamente il campo inducendo il prefetto a cantare vittoria, forse troppo presto.
Terminate infatti le operazioni dei vigili del fuoco, intorno alle 16.30, la responsabile del ministero dell'Interno è stata platealmente smentita dai fatti, con un gruppo di almeno 150-200 migranti già pronti a rientrare nell'accampamento. «Dopo gli incendi alcuni sono rientrati solo per recuperare i loro effetti personali ma altri intendono restare - raccontano i reporter sul posto - Non hanno nessuna intenzione di farsi trasferire nei Centri di accoglienza e orientamento (Cao). Vogliono rimanere nel campo con la speranza di raggiungere la Gran Bretagna». Inoltre, ha riferito un cronista di Bfm-Tv citando una ong locale, circa «2.000 migranti» recalcitranti si troverebbero attualmente tra il centro e l'hinterland di Calais, ma anche sulla strada per Dunkerque. Speciali pattuglie anti-squatter della Police Nationale sono già state dispiegate nella zona. Obiettivo? Intercettare i migranti in fuga e evitare mini-accampamenti selvaggi. Per Mariam Guerey, del Secours Catholique, almeno un migliaio sono ancora nei dintorni.
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Il Gazzettino