Cade, risarcita dopo nove anni

Cade, risarcita dopo nove anni
A distanza di nove anni ottiene giustizia dal Comune. Palazzo Tassoni è costretto ad aprire nuovamente i cordoni della borsa e una caduta sul marciapiede costa alla comunità...

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A distanza di nove anni ottiene giustizia dal Comune. Palazzo Tassoni è costretto ad aprire nuovamente i cordoni della borsa e una caduta sul marciapiede costa alla comunità 6.268 euro. Si è chiusa così, con una transazione, la causa promossa davanti al Tribunale da L.A.P, la donna che aveva citato in giudizio l'amministrazione per un risarcimento danni per un fatto avvenuto nella primavera di nove anni fa. La signora, residente in città, rappresentata e difesa dall'avvocato Enrico Ubertone di Rovigo, nel febbraio del 2010 aveva citato in giudizio il Comune al fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti a seguito di una caduta avvenuta il 21 marzo del 2007, causata dalle cattive condizioni del marciapiede. La donna aveva quantificato i danni in 11.869 euro. Successivamente, nell'aprile del 2010, la giunta aveva autorizzato il sindaco a resistere nel giudizio, conferendo l'incarico di rappresentare e difendere la municipalità all'avvocato Maria Pia Bergamasco di Adria.

Oggi, a distanza di anni, a seguito della proposta conciliativa formulata dal giudice e dopo una serie di trattative intercorse tra le parti, l'amministrazione ha deciso di accettare le condizioni.
Nell'alea della sentenza l'avvocato Bergamasco ha suggerito la chiusura della vertenza a fronte di un pagamento di cinquemila euro e la chiusura della vertenza con l'assicurazione con il pagamento di una ulteriore somma di 1.268 euro, per il totale prima detto.

Solo pochi mesi fa erano stati liquidati altri 5.178 euro per una caduta. I fatti risalivano in quel caso al maggio del 2012, quando la giunta aveva autorizzato il sindaco Massimo Barbujani a resistere nel giudizio promosso davanti al Tribunale di Rovigo dalla signora G. C., che si era rivolta alla magistratura civile per ottenere la rifusione dei danni fisici, patrimoniali e morali occorsi, a suo dire, a seguito di caduta causata dalla presenza del porfido sconnesso. Il danno in un primo momento era stato quantificato in 10.115 euro.
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Il Gazzettino