Cade dalla finestra, bambino si salva

Cade dalla finestra, bambino si salva
Tanta paura per quel salto dalla finestra. Un volo di tre metri, giù, nel cortile. Ma il bambino si è salvato. Qualche graffio, nessuna frattura o lesione grave. Portato in...

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Tanta paura per quel salto dalla finestra. Un volo di tre metri, giù, nel cortile. Ma il bambino si è salvato. Qualche graffio, nessuna frattura o lesione grave. Portato in ospedale, è rimasto sotto osservazione. Accade nella scuola internazionale italo cinese di via Andrea Palladio, ieri, poco prima delle 14. I bambini sono fuori a giocare per la ricreazione, gli insegnanti li tengono d'occhio. Ma un bimbo di quasi nove anni corre in bagno. La famiglia è cinese, i genitori sono imprenditori, il piccolo è nato in Veneto. Abitano nell'Alta e ogni mattina mamma e papà lo accompagnano alla scuola internazionale.

Eccolo che dal bagno torna velocemente in classe, ma i suoi compagni sono fuori, al piano rialzato, a divertirsi. Vuole raggiungerli senza passare dalle scale dell'edificio. Chissà, forse un gioco, forse una dimostrazione di agilità, e si arrampica sulla finestra - al secondo piano dell'istituto - per andare dai suoi amici. Ma cade e finisce a terra nel cortile di cemento.
«Almeno tre metri - affermava ieri uno dei responsabili dell'istituto -. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave. Così ci dicono dall'ospedale. Nessuna frattura, ma un grande spavento».
Il bambino urla, si lamenta, dice di provare dolore ai piedi. A soccorrerlo gli insegnanti che chiamano l'ambulanza del Suem. Momenti di concitazione, anche gli altri allievi della scuola sono intimoriti da quel viavai.
Il piccolo viene preso dagli operatori sanitari e portato al pronto soccorso pediatrico. Ma dopo gli accertamenti un sospiro di sollievo per tutti, genitori e insegnanti: nessuna frattura, nè lesione. Dovrà restare solo per qualche tempo in osservazione, presto potrà tornare a scuola.
All'istituto internazionale di via Palladio studiano cento bambini circa, ottanta di origine cinese, gli altri italiani. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino