In vista del varo della legge di stabilità, previsto per il prossimo 15 di ottobre, nel governo si inizia a ragionare sui possibili interventi legati non solo agli stanziamenti...
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IL MECCANISMO - Questo intervento era stato pensato, come detto, per rendere energeticamente efficienti gli immobili. Adesso il governo starebbe studiando la possibilità di estenderlo anche ai lavori necessari ad adeguare le abitazioni ai criteri antisismici. Questo ovviamente non riguarda le zone colpite dal terremoto. Lì i fondi per la ricostruzione saranno stanziati dallo Stato e dovranno coprire tutte le spese a fondo perduto.
LE ALTERNATIVE - Intanto, soprattutto alimentate dai social network, fioccano alter proposte per reperire i fondi per l'emergenza dopo i 50 milioni stanziati dal governo. Una che ha fatto molti proseliti è quella di destinare il jackpot di quasi 129 milioni del Superenalotto alle zone colpite dal terremoto. Una proposta comunque già giudicata irrealizzabile, seppur valutata, dal governo. Quei soldi non sono nella disponibilità dello Stato, ma in quelle della società Sisal, e appartengono agli scommettitori che durante l'ultimo anno hanno giocato permettendo di accumulare il jackpot. Non è detto comunque che il settore non venga chiamato a partecipare alla raccolta fondi per il terremoto. Le ipotesi allo studio sarebbero sostanzialmente due. La prima è quella di una lotteria dedicata alla raccolta dei fondi: una parte dei soldi andrebbe comunque destinata ai premi. La seconda ipotesi è, come già fatto in altre occasioni, di dare la possibilità ai giocatori del superenalotto, ma anche di altri giochi, di destinare una quota aggiuntiva della scommessa alla ricostruzione post-sisma.
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Il Gazzettino