Caccia agli indizi nelle telecamere

Caccia agli indizi nelle telecamere
«Abbiamo un sistema di videosorveglianza, gestito in convenzione con altri Comuni, che controlla tutte le strade dalle quali può essere passata l'auto scendendo dall'argine». ...

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«Abbiamo un sistema di videosorveglianza, gestito in convenzione con altri Comuni, che controlla tutte le strade dalle quali può essere passata l'auto scendendo dall'argine».

Nicola Garbellini, sindaco di Canaro, ne è sicuro: se la Punto di Piombo ha percorso la strada arginale, una delle telecamere la deve aver ripresa. Inevitabilmente l'attenzione mediatica si concentra sulla frequentazione notturna degli argini, ma come ribadisce Garbellini, «il controllo totale, vista l'estensione dell'area è impossibile, ma la chiusura sarebbe solo il segno di una sconfitta». E impedirebbe la fruizione di uno dei tratti più belli dal punto di vista ambientale e naturalistico del Po. Fra l'altro, rimarca il primo cittadino, «le coppie si appartano praticamente da sempre e non si sono mai verificati problemi, quindi non è che si possa agevolmente mettere in correlazione con problemi di sicurezza».
Nonostante questo, sottolineando di non essere stato informato sullo stato delle indagini, ma evidenziando che da quello che gli risulta, ogni ipotesi investigativa è aperta, ribadisce che è già stata studiata un'implementazione del sistema di videosorveglianza, nonché avviata la collaborazione con l'Associazione nazionale carabinieri, che effettuano un servizio di controllo volontario. In ogni caso, l'omicidio della notte fra giovedì e venerdì è un fatto che suscita preoccupazione, ma come evidenzia Garbellini, «in ogni caso di luoghi dove appartarsi da queste parti ce ne saranno sempre».

Garofolo, meno di 200 abitanti, un motel e poco altro, fino a venerdì sera celebre soprattutto per aver dato i natali a Benvenuto Tisi, pittore tardorinascimentale di scuola ferrarese, è salito alla ribalta delle cronache. Per l'appunto proprio ieri a Garofolo è stato inaugurato il “Muvig”, ossia Museo virtuale del Garofalo, uno spazio espositivo allestito nella casa natale del pittore. Nei prossimi giorni, invece, proprio la zona dell'argine dove si è consumato l'omicidio tornerà a ospitare la “Ruspadina sul Po”, la manifestazione dedicata ai fuoristrada. «Sono zone da far rivivere, non da chiudere», chiosa Garbellini.
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Il Gazzettino