Le periferie al centro del malaffare. Ovvero come nella provincia si annidino germi di collusioni mafiose. E Treviso non è indenne. Basti ricordare la maxi operazione della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se da un lato l'attenzione sulle infiltrazioni mafiose in segmenti sensibili come le grandi opere è evidente, dall'altro dobbiamo uscire dallo stereotipo classico. Il comportamento mafioso è qualcosa di sotterraneo». Per questo la Cabino ha rinsaldato i legami con i Sindacati, Libera e Avviso Pubblico (presente all'incontro Michela Nieri), la rete degli enti sociali che ha visto tra i soci fondatori anche la città di Treviso. «Abbiamo iniziato da un percorso di educazione alla legalità: spesso- senza scomodare i massimi sistemi- il primo nemico è il buonsenso- sottolinea l'assessore- quell'attitudine furbesca a prendere la scorciatoia anzichè la via maestra». A contare allora devonoe ssere gli esempi. Come ciò che rimane di Villa Maniero a Campolongo Maggiore ora sede di Affari Puliti. «Uno dei luoghi simbolo toccati dal tour veneto- spiega Andrea Dapporto, responsabile di Libera Treviso- memoria concreta di quello che fa la Carovana nonostante le grandi difficoltà del Paese Italia». (((filinie))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino