Ca' Sugana aperta anche a Ferragosto «Così proteggeremo i tesori della città»

Ca' Sugana aperta anche a Ferragosto «Così proteggeremo i tesori della città»
TREVISO - Si dice Ferragosto ma non si pronuncia chiuso per ferie. A Ca' Sugana la giunta continua il suo lavoro. E oggi sindaco, vicesindaco e assessore alla cultura...

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TREVISO - Si dice Ferragosto ma non si pronuncia chiuso per ferie. A Ca' Sugana la giunta continua il suo lavoro. E oggi sindaco, vicesindaco e assessore alla cultura sovrintenderanno a tutte le manifestazioni legate alla festa dell'Assunta. Giovanni Manildo ne approfitta per augurare buon ferragosto ai trevigiani e tornare su alcuni dei temi che hanno tenuto banco in questa estate. Il sindaco punta molto sul verde: Ca' Sugana ha messo in campo una politica di rimboschimento del centro e dei quartieri: «Grazie anche alla collaborazione di soggetti privati abbiamo piantato più alberi di quanti non ne siano stati tagliati, oltre 200 nuove piante tra il centro, sulle Mura soprattutto, ma anche e specialmente nei parchi dei quartieri cittadini». Altro capitolo aperto, e molto sentito nei quartieri di San Paolo e Santa Bona, quello della salvaguardia delle acque: «Abbiamo iniziato con i lavori in via Sarpi siamo intervenuti per ridurre il rischio di allagamenti. Molto resta da fare per garantire i tesori della nostra città: ne siamo consapevoli. Stiamo correndo una maratona, non i cento metri, ripeto spesso alla mia squadra». Per questo a settembre la giunta farà il punto anche sulle Ztl con i commercianti, da mesi sul piede di guerra. Il sindaco punta poi su sicurezza e illuminazione. «A settembre affronteremo da vicino anche il nuovo piano di revisione dell'intero sistema dell'illuminazione pubblica: un progetto che abbiamo in cantiere da tempo e che contiamo di realizzare presto».

Infine Manildo si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Treviso è tornata ad essere una città viva, dove accade sempre qualcosa, nonostante scelte sbagliate del passato stiano ancora condizionando la nostra città: penso al centro Appiani, al trasferimento della sede della Provincia, alla mancanza di un piano parcheggi, alle indecisioni su Park Vittoria che ci hanno consegnato una situazione di stallo pericolosa per le casse comunali».
Elena Filini
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Il Gazzettino