(L.M.) Un'area bloccata da quasi cinquant'anni. Che inizialmente, in virtù di un accordo tra Comune e Congregazione dei Padri Armeni doveva essere desinata a Centro sportivo e...
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Ecco cosa, nel lontano 1970, era stato ipotizzato per la zona dove ora dovrebbe essere costruito il nuovo supermercato Alì di Ca' Bianca. Lo si evince da una serie di documenti, fino a poco tempo fa inediti, spuntati dall'archivio storico cartaceo del Comune. Sei pagine, con tanto di planimetria allegata, sottoscritte tra il Comune di Venezia, rappresentato dall'allora sindaco Giovanni Favaretto Fisca e la Congregazione dei Padri Armeni, con sede nell'isola di San Lazzaro.
Era il 15 giugno del 1970 quando venne sottoscritta questa convenzione bilaterale tra le parti, alla presenza del segretario generale di Ca' Farsetti. Pare che, negli anni '70 la congregazione religiosa non navigasse economicamente in buone acque. Così partì questo piano di lottizzazione, che però poi, per quanto riguarda il beneficio pubblico, non si è mai realizzato. Ora questo accordo chiaramente è decaduto e quindi superato dai decenni. Ma la convenzione è un documento storico, che è stato allegato, su richiesta di alcuni attuali consiglieri comunali, al fascicolo all'esame della commissione consiliare comunale. A rilanciarlo è stato il consigliere nazionale dell'Associazione Italiana Castelli, Andrea Grigoletto (l'avvocato Francesco Mario d'Elia, in veste di presidente del consiglio di quartiere nel 1978, aveva chiesto il rispetto di quegli accordi).
Non se ne fece nulla. E l'area è rimasta bloccata per decenni, lasciando spazio a degrado e incuria.
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Il Gazzettino