C'è un grande messaggio di accoglienza, nel primo storico oro dell'Italia ai

C'è un grande messaggio di accoglienza, nel primo storico oro dell'Italia ai
C'è un grande messaggio di accoglienza, nel primo storico oro dell'Italia ai mondiali di Budapest: Giorgio Minisini e Manila Flamini (nella foto) trionfano sulle note di A scream...

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C'è un grande messaggio di accoglienza, nel primo storico oro dell'Italia ai mondiali di Budapest: Giorgio Minisini e Manila Flamini (nella foto) trionfano sulle note di A scream from (urlo da) Lampedusa: è il primo titolo mondiale nella storia del nuoto sincronizzato. La coppia azzurra aggiudica la routine tecnica del duo misto con 90.2979 punti, davanti alla Russia (argento per un'inezia: la differenza è nei 5 elementi proposti) e agli Usa, bronzo. Il brano composto da Michele Braga ha la coreografia della russa Anastasija Ermakova, ex sincronetta (4 ori olimpici). «Fotografa l'amore - spiega Minisini - e il dramma di famiglie che fuggono da guerra, fame o persecuzioni. Facciamo pensare chi le guarda con cattiveria».

Sono poliziotti: lei ha 29 anni, è capitana delle sincronette, lui 21enne nel 2015 a Kazan conquistò due bronzi, con Manila e poi con la ligure Perrupato. Quel grande impatto emotivo contribuisce ai 34 centesimi su Kalancha e Maltsev, che propongono la Carmen di Bizet. Giorgio e Manila migliorano parecchio rispetto al 2. posto del preliminare. Sbarcano sull'isola siciliana e lui si accorge che lei è morta: la solleva e lancia un urlo straziante. Si tuffano e rivivono gli ultimi giorni: sono 2'19 esaltanti, su un'ideale barcone, fra tamburi africani e gestualità. Lei ha il costume cucito da mamma Daniela con persone stilizzate, avrebbe preferito ricordare il terremoto di Amatrice: «Ero nelle Marche, dalla Fernanda, quando ci furono le scosse, ma era complicato concentrarlo in 2'». Con lo stesso esercizio vinsero la coppa Europa e con il tecnico misto precedente l'argento europeo di Londra lo scorso anno.
Giorgio è nato sul mare, a Ladispoli (la madre è l'ex atleta e allenatrice Susanna De Angelis); allontana i sorrisini di chi considera il sincro solo femminile: «Peccato che non sia nel programma olimpico maschile». In giuria c'è il padre Roberto Minisini, che dà un 9,3, senza però penalizzare i russi. «Si accorgono che è mio papà dal cognome».
Giorgio nell'esultanza abbraccia la sorella Diana, nello staff del Liechtenstein, e il fratello Marco, pallanotista. Tutti acquatici: anche la fidanzata, Eleonora Cordeschi, sincronette.
Manila è invece di Velletri perché la zia era ostetrica in quell'ospedale, poi ha sempre abitato alla Tiburtina. «Servono anche 3 anni, per crescere di un punto - racconta -, noi ne abbiamo guadagnati 5 in due». E' sposata con Marco Bolognesi, ex nuotatore, poliziotto, e accompagnata da altri 8 familiari: «Adesso vorrei una carbonara», sorride. Gioisce il ct Patrizia Giallombardo: Sono diventati un corpo unico.
Nel medagliere comanda la Cina con 5 ori, l'Italia è quarta, con 1 oro, 1 argento e 3 bronzi.

PROGRAMMA - Oggi alle 10 (Raisport), la 10 km maschile con Ruffini (oro due anni fa nella 25) e Vanelli, 7° a Rio. Nel sincro, alle 11 la finale a squadre; alle 19 i preliminari con Linda Cerruti e Costanza Ferro. Dalle 18,30 i tuffi, da 3 e 10 metri, con Tocci e Noemi Batki. Qui si può sperare in un'altra medaglia.
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Il Gazzettino