Bufera Qatar, inchiesta chiusa Possibile revoca del Mondiale

Bufera Qatar, inchiesta chiusa Possibile revoca del Mondiale
LONDRA - La Fifa è pronta a chiudere in tempi rapidi l'inchiesta sullo scandalo delle mazzette legate al mondiale del 2022 in Qatar, rivelato ieri dal Sunday Times. Con un...

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LONDRA - La Fifa è pronta a chiudere in tempi rapidi l'inchiesta sullo scandalo delle mazzette legate al mondiale del 2022 in Qatar, rivelato ieri dal Sunday Times. Con un singolare tempismo il premier britannico David Cameron esce allo scoperto e lancia l'ipotesi della 'World Cup' a Londra.

Si conosceranno presto le conclusioni dell'indagine interna della Fifa sulle accuse di corruzione rivolte a Russia e Qatar, paesi organizzatori dei prossimi due mondiali di calcio. Ma già ora l'Australia e soprattutto l'Inghilterra - per bocca dello stesso premier - avanzano le rispettive candidature per ospitare la fase finale dei mondiali, qualora la Fifa decidesse di punire le nazioni sotto indagine.
Una presa di posizione, quella di Cameron, che rischia di avere clamorose ripercussioni a livello diplomatico dal momento che Gran Bretagna e Qatar sono legate da stretti e forti interessi commerciali.
Entro una settimana si concluderà la fase istruttoria svolta dal capo-ispettore della Fifa. Entro luglio consegnerà la relazione finale alla Camera di Giudizio, alla quale spetterà infine se confermare o annullare l'assegnazione dei mondiali 2018 e 2022.
In attesa della decisione della Fifa fanno però rumore le rivelazioni del domenicale Sunday Times che ha raccolto migliaia di documenti ed e-mail (i cosiddetti «Fifa Files») che confermano l'avvenuto pagamento di milioni di dollari da parte del comitato organizzatore qatariota ai presidenti di alcune federazioni africane (e altri personaggi influenti) in cambio del loro sostegno nella votazione finale per l'assegnazione della Coppa del Mondo.
Accuse che hanno provocato sdegno a livello internazionale, e la pronta replica di Australia e Inghilterra, che hanno fatto sapere di voler subentrare al Qatar qualora la Fifa decidesse di togliere il mondiale all'emirato. «Chi lo sa che cosa potrà accadere in futuro», è la frase sibillina, ma in realtà non troppo secondo gli osservatori, pronunciata ieri da Cameron.
Nel frattempo Michael Garcia, avvocato newyorkese a capo dell'indagine interna svolta per conto della Fifa, oggi ha incontrato ad Oman i rappresentanti del comitato organizzatore del Qatar. Da mesi, per la precisione dal settembre 2012, Garcia sta indagando su Russia e Qatar alla ricerca di possibili irregolarità, intervistando tutti i personaggi coinvolti e ispezionando migliaia di documenti.
E già entro sette settimane conta di presentare le sue conclusioni ai vertici della Fifa. «Il mio report conterrà tutte le evidenze che possono avere una rilevanza sul processo in corso, comprese le prove raccolte in precedenti indagini», ha detto il legale.
Secondo il Sunday Times il Qatar ha pagato un totale di poco meno di quattro milioni di euro in bustarelle per ottenere l'edizione 2022 della Coppa del Mondo. Un sospetto respinto fermamente dagli interessati, ma che ha sollevato la «più profonda preoccupazione» da parte dei vertici della Federcalcio asiatica (AFC).
Il vice-presidente della Fifa, il nord-irlandese Jim Boyce, ha dichiarato di essere favorevole ad una nuova votazione qualora fosse dimostrata l'avvenuta concussione da parte del Qatar.

Resta ancora da capire la posizione del presidente Sepp Blatter, che ha appena confermato di voler correre per un nuovo mandato ma non si è ancora pronunciato sulla vicenda. Un silenzio che fa rumore a 10 giorni dall'inizio della Coppa del Mondo in Brasile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino