Buco-Bim, Roccon porta tutti in aula

Buco-Bim, Roccon porta tutti in aula
100 mila euro di risarcimento danni a Franco Roccon, presidente di Bim Gestione servizi pubblici spa fino al 2011 come riparazione pecuniaria per la «campagna denigratoria» nei...

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100 mila euro di risarcimento danni a Franco Roccon, presidente di Bim Gestione servizi pubblici spa fino al 2011 come riparazione pecuniaria per la «campagna denigratoria» nei suoi confronti. È ormai iniziato il processo civile nel quale Roccon, assistito dal suo avvocato Massimo Moretti, chiede al giudice del Tribunale di Belluno la condanna di chi secondo quanto ricostruito avrebbe leso la sua immagine al pagamento dei complessivi 100 mila euro. È stata infatti notificato in questi giorni l'atto di citazione ai 4 presunti responsabili in solido: all'Italia dei Valori, nella persona del commissario provinciale Cristina Muratore, al sindaco di Forno di Zolod, Camillo De Pellegrin, a Giampaolo Bottacin a Puos d'Alpago e all'associazione Acqua Bene comune nella persona del rappresentante, Valter Bonan. Ora scattano i 3 mesi di tempo prima dell'udienza che sarà fissata per gennaio.

Non essendo andata a buon fine la conciliazione tentata circa un anno fa con la quale Roccon aveva chiesto le pubbliche scuse ai 4 che secondo lui lo avrebbero denigrato, è arrivato l'atto di citazione, che introduce il processo. Roccon infatti ritiene di aver subito un grave danno a partire dal 2011 quando il caso del dissesto Bim è esploso a livello mediatico e vedeva secondo i 4 come responsabile proprio lui, presidente Bim dal 2005 al 2011: «Gli amministratori che hanno fatto il buco vadano a casa», «Dimettetevi», «Non si può sbagliare e far pagare ai cittadini». «Le cose che sono state dette sono gravemente lesive della reputazione del mio assistito», dice il legale Massimo Moretti. Roccon da quale momento ne avrebbe risentito la sua carriera professionale oltre che nel quotidiano per arrivare fino alle minacce che Roccon ha ricevuto. Lettere minatorie che sono al centro di un'indagine della Procura di Belluno. Intanto però parte il processo civile che vede chiamati in causa i 4 soggetti che qualora il giudice ravveda la fondatezza delle richieste dovranno pagare o 100 mila in solido o 20 mila euro De Pellegrin, 20 mila l'Italia dei Valori, 30 mila Bottacin e 30 mila Acqua Bene comune. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino