Buche, guerra ai furbetti

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Ci cascano in troppi. Prima la moglie, poi la figlia. Magari anche il vicino di casa. «Qui gatta ci cova» hanno pensato al...

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Ci cascano in troppi. Prima la moglie, poi la figlia. Magari anche il vicino di casa.

«Qui gatta ci cova» hanno pensato al settore Economato e ufficio legale di Palazzo Nodari. Troppe relazioni sospette per chi richiede un risarcimento per l'auto danneggiata su una buca.
È bastato un controllo incrociato ed ecco scoperto il gioco dei "furbetti" che il senso civico non sanno nemmeno dove stia di casa.
Quello che emerge dai controlli del Comune potrebbe anche far sorridere per l'evidente faccia tosta dei protagonisti, se non fosse che, però, il loro giochetto va a gravare sulle casse comunali e, quindi, sulle tasche di tutti gli altri cittadini. Insomma, c'è in giro fin troppa gente che se ne inventa una più del diavolo per truffare il Comune e richiedere risarcimenti danni del tutto illegittimi. È vero che la situazione degli asfalti cittadini è quasi da terzo mondo, ma a tutto c'è un limite secondo l'ufficio legale del Comune che spesso si trova a dover difendere l'ente in Tribunale.
Palazzo Nodari, infatti, ha scoperto che molto spesso, anche solo a qualche giorno di distanza, stranamente nella stessa buca ci finiscono tutti i componenti di una stessa famiglia. Prima il marito, poi la moglie e magari anche i figli. Tutti poi presentano richiesta di risarcimento danni al Comune sperando di riuscire a farsi rimborsare il treno di gomme per il parco macchine familiare. Altre volte, riferiscono sempre dagli uffici municipali, ci si accorge che i testimoni di alcuni incidenti sono gli stessi che, a loro volta, restano vittima di sinistri. Insomma, si scambiano i ruoli.

Da valutare, poi, ci sono anche i preventivi gonfiati. Agli occhi del giudice infatti a volte arrivano proposte di risarcimento danni anche per quattromila euro per un cambio di pneumatici. Le auto in questione però non sono Formula Uno e gli pneumetici non sono da pista. Il più delle volte, rivelano dal Comune, sono di un'auto vetusta a dir poco, i cui pneumatici nuovi non possono assolutamente costare le cifre richieste nei pretesi risarcimenti. In passato il Comune aveva presentato un esposto in questura per intimidire i furbetti. La cosa aveva migliorato la situazione che però, ora, appare riesplosa.
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Il Gazzettino