BRUXELLES - La Brexit fa cadere la prima testa a Bruxelles, nel giorno in cui si

BRUXELLES - La Brexit fa cadere la prima testa a Bruxelles, nel giorno in cui si
BRUXELLES - La Brexit fa cadere la prima testa a Bruxelles, nel giorno in cui si apre una settimana cruciale per i destini dell'Unione. La prima vittima del trauma inflitto dai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BRUXELLES - La Brexit fa cadere la prima testa a Bruxelles, nel giorno in cui si apre una settimana cruciale per i destini dell'Unione. La prima vittima del trauma inflitto dai britannici alle istituzioni europee è Lord Jonathan Hill, 56 anni, esperto di comunicazione, considerato l'uomo di Cameron nella Ue, sino a ieri potente Commissario ai servizi finanziari. Al suo posto il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, ha nominato ad interim il vicepresidente Valdis Dombrovskis (un ex premier della Lettonia di 44 anni) dopo aver accettato con «forte rammarico» le dimissioni dell'inglese. In ogni caso, finchè sarà formalmente parte della Ue, Londra ha diritto ad un commissario come gli altri 27 Stati membri.

Spesso accusato di essere troppo vicino agli interessi della City, Hill, rampollo della nobiltà londinese, con laurea in Storia al Trinity College di Oxford, e un passato di lobbista, ha abbandonato il suo incarico, anticipando la sfiducia che gli sarebbe arrivata martedì da un voto pressoché unanime del Parlamento europeo. «Non posso continuare a svolgere il mio ruolo di commissario britannico - ha dichiarato annunciando l'addio - come se non fosse accaduto nulla. Sono arrivato a Bruxelles da politico che aveva combattuto contro l'euro ed euroscettico sull'Europa. Me ne vado certo che, nonostante le frustrazioni che ci ha portato, essere membri dell'Unione europea era un bene». Proprio su come regolare questa relazione, è filtrato sulla stampa un piano del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: offrire al Regno Unito niente di più che un accordo di associazione alla Ue, simile a quello in vigore con la Turchia dal 1963, e resistere ad ulteriori spinte alla condivisione di sovranità in tema di politica economica. Ma chiudere la partita britannica non è l'unico obbiettivo immediato dell'Ue, impegnata in una corsa contro il tempo per invertire la tendenza anti-europea e cercare di fermare l'effetto domino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino