Bruno VespaIl Movimento 5 Stelle sta cambiando pelle. Per chi ha fatto un'opposizione totalmente fondata sulla diversità e su parole d'ordine assolute la prova del governo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Movimento 5 Stelle sta cambiando pelle. Per chi ha fatto un'opposizione totalmente fondata sulla diversità e su parole d'ordine assolute la prova del governo (nazionale e locale) è durissima. Virginia Raggi a Roma (nove assessori cambiati in mille giorni, uomini chiave arrestati o indagati) e Chiara Appendino a Torino sono molto provate. Luigi Di Maio è una persona diversa da quella che era a Natale, prima delle elezioni in Abruzzo e in Sardegna e prima della tempesta giudiziaria romana. L'espulsione immediata di Marcello De Vito, il presidente del Consiglio comunale di Roma, seppure contraria a ogni forma di garantismo, era obbligata. Troppo uguale a cattivi esempi del passato emergeva il suo comportamento dalle intercettazioni telefoniche per non richiedere che gli fosse mozzata la mano prima che ne fosse certificata giudizialmente l'impurità. Uguali agli altri nei comportamenti, diversi e migliori nelle reazioni'. E' la nuova linea del Piave. Mi parve smarrita Virginia Raggi l'altra sera a Porta a porta' quando le dissi se non trovava poco elegante che l'avvocato complice di De Vito lo invitasse a utilizzare al più presto (e il Cielo sa in che modo) gli ultimi due anni di consiliatura perché poi la fortunata congiunzione astrale' si sarebbe esaurita. Mai più i 5 Stelle al governo di Roma e perfino dell'Italia? Affrettarsi prima che la festa finisca?
Segue a pagina 27
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino