Bruno, la penna nera da Mattarella «Ringrazia i tuoi alpini: ottimo lavoro»

Bruno, la penna nera da Mattarella «Ringrazia i tuoi alpini: ottimo lavoro»
IL RICONOSCIMENTOTREVISO «Ringrazia tutti i tuoi alpini. State facendo un grande lavoro». Bruno Crosato, 64 anni, coordinatore della Protezione civile dell'Ana sezione di...

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IL RICONOSCIMENTO
TREVISO «Ringrazia tutti i tuoi alpini. State facendo un grande lavoro». Bruno Crosato, 64 anni, coordinatore della Protezione civile dell'Ana sezione di Treviso, il messaggio che ha ricevuto ieri, direttamente dal presidente Mattarella, oggi dovrà trasmetterlo a tutti i ragazzi (così li chiama) del suo gruppo di volontariato. La penna nera trevigiana da ieri è ufficialmente cavaliere al merito della Repubblica. Ma è un cavalierato molto particolare. E' il titolo conferito dal Colle al primo gruppo di cittadini (una cinquantina), che si sono distinti, in vari luoghi e ruoli, durante l'emergenza coronavirus, che ha paralizzato l'Italia in primavera. «I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare - spiega il Quirinale - l'impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali».

L'EMOZIONE
Il capo dello Stato il 2 giugno a Codogno aveva annunciato di voler assegnare le onorificenze agli eroi del Covid-19. E tra questi c'era anche Bruno Crosato, in rappresentanza degli Alpini veneti che, in tempo record, avevano ripristinato cinque ospedali dismessi. Se quattro mesi fa, sapere di essere tra i cittadini segnalati dalla presidenza della Repubblica lo aveva emozionato, essere al Quirinale lo ha commosso ancora di più. «Sinceramente è stato molto emozionante. Si sentiva nell'aria l'emozione di tutti noi premiati» racconta Crosato, dal treno che lo riporta a Treviso insieme alla moglie Laura. Abbigliato con la divisa gialla della Protezione civile e cappello da alpino, ha omaggiato il presidente con il saluto militare e ricevuto dalle sue mani l'attestato di cavaliere. Ma prima di congedarlo, Mattarella ha ringraziato, tramite suo, tutto il corpo degli Alpini, in prima linea nelle emergenze. Solo i neo cavalieri sono stati ammessi nel salone, al cospetto del capo dello Stato.
Familiari e accompagnatori sono rimasti nella piazza del Quirinale, ad attendere per due ore la fine della consegna delle onorificenze. Il Tg1 ha trasmesso in streaming la cerimonia, seguita a Treviso da Marco Piovesan, presidente della sezione Ana, e da altri alpini della Protezione civile. «Il merito è tutto loro. A Treviso siamo una buona squadra - dice ancora Bruno - Io coordino tutto, ma se non ci fossero questi ragazzi....
L'IMPEGNO

Lunedì gli Alpini hanno montato una tenda da campo all'ospedale San Camillo, per effettuare i tamponi. Concluso questo incarico, Bruno Crosato si è preparato per il viaggio romano, accompagnato dalla signora Laura. Alle 4.30 sono partiti da Treviso, alle 5.30 hanno preso il treno a Padova, poi il Quirinale e il ritorno in giornata. «Abbiamo tante cose da fare. - dice Crosato - Siamo stati a Bergamo, per prestare servizio all'ospedale che noi alpini abbiamo montato al palazzo delle fiere. A Treviso abbiamo dato un appoggio per il prelievo dei tamponi in ospedale e alla dogana. Un impegno che non diventa pesante se lo si fa con la passione del volontariato al servizio della collettività - sottolinea il cavaliere alpino - Lavoriamo tutti i giorni senza tanti ringraziamenti, non stiamo ad aspettare che ci dicano bravi. Il nostro compenso è la felicità delle persone che aiutiamo». Il grazie di Mattarella, però, è da incorniciare. Esulta il presidente Marco Piovesan: «Sono orgoglioso di Bruno. Un esempio da seguire, come lo sono tutti i volontari che, in questa emergenza, hanno dimostrato grande senso civico, mettendosi a disposizioni di tutti noi. Spero che l'onorificenza sia di sprone ai nostri giovani per avvicinarli al mondo del volontariato».
Cristiana Sparvoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino