Brugnaro sbarca a Venezia «Faremo molto rumore»

Brugnaro sbarca a Venezia «Faremo molto rumore»
Magliette, braccialetti e palloncini fucsia con la scritta in bianco "Ghea podemo far!". Manifesti dove un labirinto si conclude con il simbolo della lista civica. E un gruppo di...

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Magliette, braccialetti e palloncini fucsia con la scritta in bianco "Ghea podemo far!". Manifesti dove un labirinto si conclude con il simbolo della lista civica. E un gruppo di cantori in abiti da gondoliere per l'accompagnamento musicale.

Oltre 130 persone hanno presenziato in campo San Tomà all'apertura del primo "punto Comune" della lista "Luigi Brugnaro sindaco" nella città storica (il settimo sul territorio comunale): 102 metri quadrati distribuiti su due cameroni, dove prima sorgeva il laboratorio di un noto tappezziere e poi una boutique, aperti in orario continuato per incontri con l'aspirante primo cittadino e i suoi potenziali consiglieri comunali (una quindicina quelli mescolati ai partecipanti).
«C'è chi dice che per questa campagna elettorale spendo troppo - ha commentato a microfono spento Brugnaro - Ma i soldi sono miei. Inoltre, non disponendo di sedi di partito, questo progetto civico e trasversale devo pur farlo conoscere in qualche modo».
Oggi alle 8.30, su Rai 1, l'imprenditore sarà ospite della trasmissione "Uno Mattina". Mentre ieri, di fronte ai suoi sostenitori, ex consiglieri di municipalità e qualche volto noto come l'ex assessore Roberto Panciera, si è scusato anticipatamente con il vicinato "per il rumore nei prossimi giorni. Ma noi siamo un esercito di liberazione dalla decadenza, dal pessimismo, dall'incuria e dall'incapacità. Contro il fronte del no vogliamo dare voce al popolo del lavoro e del fare, con una rivoluzione pacifica e dando risposte immediate e chiare".
«Venezia deve tornare a essere un'impresa comune - ha continuato Brugnaro - Prima del malaffare, è stata governata da persone inette. I suoi problemi vanno risolti non con spirito politico ma imprenditoriale. Tapperemo le falle del bilancio senza disfarci di pezzi di patrimonio o considerare ordinarie risorse straordinarie. Altre criticità, specie in materia di ordine pubblico e contrasto all'abusivismo, le affronteremo subito con apposite ordinanze. Valorizzeremo i dipendenti comunali, tra i quali numerosi sono i lavoratori-cittadini. E nell'assegnazione delle case, la precedenza andrà ai residenti».
Altri temi affrontati dal candidato sindaco, il no alle modifiche al regolamento edilizio introdotte dal commissario Zappalorto e all'apertura domenicale dei centri commerciali, la valorizzazione di Porto Marghera, un piano educativo per il decoro sin dai banchi di scuola, la sinergia con l'Università e altre istituzioni culturali, la Mostra del Cinema «che deve tornare in mezzo alla gente» e il Carnevale «da riportare alla spontaneità dell'era Scaparro».
E in chiusura, una battuta sull'antagonista Felice Casson: «Ex magistrato, da anni vive di politica. Dubito abbia la forza e la voglia di cambiare le cose».

Vettor Maria Corsetti

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Il Gazzettino