Bramezza ad una cena privata della Lega, l'ira del Pd

Bramezza ad una cena privata della Lega, l'ira del Pd
SAN DONÀ Il direttore dell'Ulss 4 Carlo Bramezza alla cena della Lega,...

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SAN DONÀ

Il direttore dell'Ulss 4 Carlo Bramezza alla cena della Lega, scoppia la protesta del Pd. I democratici criticano la presenza del direttore dell'Ulss annunciata su alcune locandine, con tutta probabilità girate in internet, che reclamizzano una cena venerdì 22 febbraio alle 20 al ristorante Alla cacciatora di Caposile, con il presidente della Regione Luca Zaia. L'iniziativa è intitolata Gran cena a sostegno del nostro capitano Matteo Salvini. Apriti cielo per il Pd che ieri ha diramato una nota disapprovando la presenza di Bramezza all'appuntamento dalla forte connotazione politica. «Scandalosa la presenza del direttore generale dell'Ulss 4 Bramezza», tuonano i consiglieri regionali democratici Francesca Zottis e Bruno Pigozzo e il capogruppo Stefano Fracasso. «Scorrendo i nomi, tra vari assessori ed esponenti del Carroccio abbiamo scovato l'intruso Bramezza incalzano - Ma davvero la Lega di governo, primo partito in Italia, è messa così male da dover annunciare la presenza del direttore dell'azienda sanitaria per raccogliere consenso? Visto che non è un dibattito pubblico ad una festa di partito, né un'iniziativa istituzionale troviamo sia un episodio grave e da stigmatizzare. La Lega invece non se ne preoccupa, anzi mette il nome in locandina come se fosse normale. Non ci interessano le preferenze politiche di Bramezza, ma come direttore generale di un'azienda sanitaria dovrebbe essere al di sopra delle parti e di ogni sospetto. Manca un anno e mezzo al voto, ma la campagna elettorale è iniziata. Anzi, quella della Lega non è mai finita». Dal canto suo Bramezza difende la scelta di partecipare all'incontro. «Sono stato invitato replica - ho sempre vissuto il territorio e vado volentieri a tutte le occasioni in cui posso stare con la gente, dalle sagre alle cene di altri gruppi ed associazioni. A maggior ragione se ci sarà il presidente Zaia, ci vado volentieri e ritengo mio dovere esserci. ». A chiarire quanto accaduto è Stefano Vinale, commissario della sezione del Carroccio di Musile che promuove l'evento. «Bramezza è stato invitato conferma ma il suo nome era stato inserito solo nella prima bozza della locandina, girata tra gli iscritti e forse uno di loro l'ha inserita per errore sul web. Trovo disgustosa la polemica perché nella versione definitiva il nome non c'è». Vinale assicura che le locandine esposte nelle bacheche del Veneto orientale non riportano il nome di Bramezza e che sarà comunque una Gran cena.

D.Deb.
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Il Gazzettino