Botte per gelosia, ma simula la rapina

Botte per gelosia, ma simula la rapina
MONSELICEAveva fatto a botte con un amico, rimediando diversi colpi al viso e lievi contusioni. Ma per tenere nascosto quel litigio, aveva deciso di fingere una rapina....

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MONSELICE
Aveva fatto a botte con un amico, rimediando diversi colpi al viso e lievi contusioni. Ma per tenere nascosto quel litigio, aveva deciso di fingere una rapina. Protagonista di questa vicenda assurda è I.M. un 35enne originario di Napoli, ma da tempo residente a Monselice. Lo scorso undici febbraio l'uomo si è presentato alla stazione dei carabinieri di via Orti, denunciando di essere stato rapinato. Col volto coperto dai lividi, ha raccontato ai militari che poche ore prima stava percorrendo viale Tre Venezie alla guida della sua Renault Captur, quando era stato costretto a fermarsi da due tizi in motocicletta. Il 35enne ha poi spiegato di essere stato aggredito brutalmente dai due, finendo per venire derubato di 250 euro. Il racconto dell'uomo è parso lacunoso e a tratti contraddittorio, tanto da convincere i carabinieri ad avviare le indagini per fare qualche verifica e vederci chiaro. Non c'è voluto poi molto per appurare che il 35enne aveva raccontato solo bugie. La vera origine di quei lividi era infatti da ricercarsi in un litigio avuto con un altro uomo, per ragioni passionali. A far scattare la violenza sarebbe infatti stato l'interesse per la stessa donna, ex del 35enne. Una ragione che probabilmente il napoletano non voleva far conoscere alle persone a lui vicine. Da qui la scelta di fingere un'aggressione da parte di sconosciuti e di denunciare addirittura ai carabinieri la falsa rapina: ai suoi occhi, forse, il male minore. La sua decisione gli è però costata cara. Gli è infatti valsa una denuncia per simulazione di reato.

Ca.B.
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Il Gazzettino