Botte in barchino, è tentato omicidio

Botte in barchino, è tentato omicidio
Oltre che per rapina si indagherebbe anche per tentato omicidio in merito all'aggressione subita da un 38enne di Sacca Fisola, derubato del suo barchino e gettato in acqua verso...

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Oltre che per rapina si indagherebbe anche per tentato omicidio in merito all'aggressione subita da un 38enne di Sacca Fisola, derubato del suo barchino e gettato in acqua verso le undici di venerdì sera.

Da quanto accertato finora dagli investigatori, l'uomo, un pregiudicato per droga e rissa, avrebbe rischiato di morire perché prima di essere scaraventato in laguna, sarebbe stato picchiato più volte al capo con un bastone che lui stesso teneva a bordo. Il pestaggio sarebbe quindi continuato anche mentre la vittima si dibatteva fra le onde finché la coppia di aggressori lo ha abbandonato a se stesso semisvenuto, fuggendo con l'imbarcazione.
L'uomo, come riportato ieri, è stato soccorso da una volante lagunare nel canale della Giudecca nei pressi di una secca vicino alla curva che dal Tronchetto si apre in direzione proprio di Sacca Fisola. A dare l'allarme al 113 era stato un passeggero di un vaporetto Actv che poco prima delle due aveva notato qualcuno aggrappato a una bricola che gli sembrava in difficoltà.
Non è stato facile raggiungerlo e trarlo in salvo tanto che uno dei poliziotti intervenuti si è ferito ed è stato medicato al pronto soccorso (una settimana di prognosi). In grave stato di ipotermia per la lunga permanenza in acqua e in stato confusionale per le percosse subite soprattutto alla testa, il veneziano non appena raggiunto il primo approdo utile dove era in attesa un'ambulanza del 118, è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Mestre. Sottoposto a Tac e ad altri esami diagnostici, il 38enne è trattenuto in osservazione ma non sarebbe in pericolo di vita. E stato lui stesso a raccontare quello che gli era successo anche se con le difficoltà dovute al quadro clinico.
A malmenarlo in maniera selvaggia, secondo la sua versione, un uomo e una donna cui aveva accettato di dare un passaggio e che conoscerebbe solo di vista. I motivi per cui a un certo punto sarebbe scaturita prima la discussione poi l'aggressione non sarebbero stati per nulla chiariti.
Ed è proprio lo scenario su cui è maturato quello che sembra una sorta di regolamento di conti che i poliziotti vogliono determinare.

Il barchino bianco del 38enne è stato ritrovato qualche ora più tardi vicino alla Giudecca dal Nucleo Natanti dei carabinieri e poi trasferito in questura per i rilievi scientifici.
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Il Gazzettino