Botte e far west, negozianti terrorizzati

Botte e far west, negozianti terrorizzati
Prima le provocazioni, poi le botte e il lancio dei cestini. Momenti di paura ieri mattina a Rialto per i negozianti di Ruga degli Oresi che hanno assistito alla scena e dopo aver...

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Prima le provocazioni, poi le botte e il lancio dei cestini. Momenti di paura ieri mattina a Rialto per i negozianti di Ruga degli Oresi che hanno assistito alla scena e dopo aver chiamato il Suem e le forze dell'ordine si sono chiusi dentro i negozi.

Sono circa le 9.30 quando un uomo di origini africane con addosso una tuta da ginnastica cerca lo scontro con un italiano, probabilmente veneziano. Entrambi dimostrano circa trent'anni. Chi assiste alla scena ha l'impressione che l'uomo di colore con addosso una felpa verde e i jeans sia tra quelli che chiedono la carità in giro per il centro storico lagunare (in questi giorni di Carnevale i mendicanti sono più numerosi del solito) mentre il veneziano, vestito in modo curato con giacca, sciarpa, occhiali da sole e borsa ventiquattrore, dovesse recarsi a lavoro. Ignoti i motivi del diverbio, si ipotizza un'involontaria colluttazione tra le calli oppure una risposta poco gentile del veneziano al presunto questuante. Fatto sta che lo straniero appare visibilmente ubriaco, e alterato. «Dai pezzo di m... colpiscimi, colpisci» continua a ripetere al veneziano che però non vuole dargli corda e si incammina a passo veloce (quasi correndo) in direzione del ponte di Rialto. L'antagonista però non ha intenzione di lasciarlo andare: gli corre dietro e dopo pochi passi lo raggiunge, e sempre, a detta dei presenti, istigandolo a muovere le mani. I due arrivano allo scontro fisico, lo straniero resta a terra, supino e dolorante. Esce dal vicino negozio della Tim un commesso, Francesco Turchetto, pratico di primo soccorso con alle spalle corso Blsd (prime cure e defibrillazione). Turchetto copre l'uomo di colore disteso a terra con una borsa termica e nel mentre arriva anche un medico che si trovava nei paraggi. L'africano, tra i lamenti e quelli che sembrano gli effetti dell'alcool, sembra stare bene. Tant'è che dopo pochi istanti, inaspettatamente, si riprende e si rialza in piedi, ancora arrabbiato e alterato, e barcollando si avvicina a quattro cestini dell'immondizia e inizia a prenderli a calci, imprecando contro i grossi contenitori neri per poi scaraventarli via, mentre le sporcizie si riversano in strada. La scena terrorizza i passanti e i commessi dei vicini negozi che avevano già avvertito le forze dell'ordine e il Suem (pensando che l'uomo necessitasse di soccorso). Quando gli uomini del 118 arrivano in Ruga degli Oresi, trovano solo molta sporcizia sui masegni: la vittima che dovevano soccorrere se n'era già andata dopo aver fatto un putiferio.
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Il Gazzettino