Bosco Verticale: cresce l'attesa per la sentenza del Tar

Bosco Verticale: cresce l'attesa per la sentenza del Tar
L'UDIENZATREVISO Vertenze Bosco Verticale: Il primo round si è concluso con un nulla di fatto. Il Tar di Venezia si è riservato la decisione sulla richiesta di sospensiva...

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L'UDIENZA
TREVISO Vertenze Bosco Verticale: Il primo round si è concluso con un nulla di fatto. Il Tar di Venezia si è riservato la decisione sulla richiesta di sospensiva avanzata dalla Mts, immobiliare che ha messo nel mirino il progetto dell'innovativo complesso edilizio Ca' delle Alzaie firmato dall'architetto Stefano Boeri e i permessi concessi dal comune di Treviso. Mts ha chiesto al Tar di verificare la bontà della decisione presa da Ca' Sugana di non revocare, in regime di autotutela, la scia (la dichiarazione di inizio attività prevista per chi avvia i cantieri seguendo le direttive del piano casa regionale) concessa al complesso che sta sorgendo in riva al Sile. Ieri gli avvocati delle due parti, Mts e il Comune di Treviso supportato anche dai legali della Cazzaro Costruzioni, la ditta che ha commissionato il progetto e sta materialmente costruendo i tre edifici che l'andranno a formare, hanno semplicemente depositato i loro atti. La discussione è durata pochissimo. Il giudice ha raccolto la documentazione e si è riservato di esprimere il proprio giudizio.

IL NODO

La sospensiva rappresenta un punto cruciale di questa vicenda. Se il Tar dovesse concederla, il Comune sarebbe chiamato a riformulare la propria opinione per quanto riguarda la richiesta di annullare la Scia per autotutela. Ma dovrebbe valutare molti parametri, tra cui il bene pubblico prevalente. Revocare la Scia, significherebbe azzerare il cantiere che ormai è già ottimamente avviato e ripristinare il terreno come era prima. E questo, dal punto di vista del bene pubblico, potrebbe essere un pericolo non da poco perché azzerare Ca' delle Alzaie significherebbe dover in qualche modo risarcire Cazzaro che ha iniziato a lavorare con in mano un documento dato per valido. E il risarcimento sarebbe di oltre 10 milioni di euro. Dall'altro lato pende anche la richiesta di risarcimento avanzata da Mts, che ha quantificato in 7 milioni di euro i danni subiti dall'avvio del cantiere che sorge proprio di fronte a un suo complesso edilizio finito di realizzare nel 2008. L'attesa per il verdetto che potrà arrivare da Venezia è molto alta. Se la sospensiva dovesse invece essere respinta, il Tar convocherebbe le parti per una seconda udienza con cui entrare nel merito della questione per stabilire se le pratiche seguite dagli uffici trevigiani sono state inappuntabili o se, invece, il ricorso presentato da Mts ha dei motivi concreti per essere accolto. Una decisione che a Ca' Sugana attendono con una certa ansia.
P. Cal.
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Il Gazzettino