Borse di studio sì, ma senza attese: tesoretto da 2,4 milioni

Borse di studio sì, ma senza attese: tesoretto da 2,4 milioni
LA PROPOSTAPADOVA Ne sono consapevoli, ecco perché vogliono che qualcosa cambi. Da qui la proposta di dirottare i 2,4 milioni frutto dell'avanzo di bilancio dello scorso anno,...

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LA PROPOSTA
PADOVA Ne sono consapevoli, ecco perché vogliono che qualcosa cambi. Da qui la proposta di dirottare i 2,4 milioni frutto dell'avanzo di bilancio dello scorso anno, per pagare immediatamente le borse di studio agli studenti che ne hanno fatto richiesta. Senza aspettare rimborsi da parte della Regione o tranche che arrivano a distanza di mesi.

L'idea la lancia il prorettore alle condizioni di lavoro e studio, Renzo Guolo. «Quest'anno abbiamo un avanzo di bilancio di 2 milioni e 400 mila euro - ha annunciato ieri Guolo, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi - e abbiamo deciso di investirli nel diritto allo studio: con quei soldi pagheremo subito le borse di studio richieste dagli studenti che hanno compilato l'Isee, senza far passare troppo tempo».
Il come, cioè il progetto in tutti i suoi dettagli, non è ancora stato messo nero su bianco. Che non si voglia perdere troppo tempo però il prorettore ha voluto chiarirlo subito: «Di questo parleremo nel prossimo consiglio d'amministrazione d'ateneo», martedì prossimo il 21 novembre. Un provvedimento che, logica vuole, dovrebbe venire votato all'unanimità, come sempre fatto dagli studenti. «Finora - continua Guolo - ci siamo sempre trovati d'accordo con gli studenti sul tema delle tasse. Siamo stati costretti ad aumentarle per i fuori corso ma abbiamo fatto il possibile per ridurle a vantaggio di chi è in difficoltà».
C'è però un nemico comune, riconosciuto da entrambi i protagonisti del mondo universitario, e sono i gettiti statali: «Padova offre servizi di livello - tiene a precisare - e il nome che abbiamo ci impone di non ridurre l'offerta formativa: chiaro che con i continui tagli di fondi pubblici alle università, si è costretti ad andare a pescare i soldi che servono dalle tasche degli studenti e delle loro famiglie».

Una situazione che il prorettore alle condizioni di lavoro e studio non esita a definire «assurda». Ora però qualcosa cambia sotto l'insegna del Bo, con la proposta di investire l'avanzo di bilancio nelle borse di studio, tagliando così quella filiera per cui gli studenti e l'università dovevano aspettare i pagamenti regionali, spesso in ritardo, costringendo così l'Ateneo di via VIII settembre ad anticipare per poi venire rimborsata. «Le borse di studio - commenta Enrico Mazzo, di Udu Studenti Per Padova - sono fondamentali. Ogni anno pubblichiamo una guida con cui ricordare ai ragazzi di usufruire di questo servizio, che aumenta il diritto allo studio per tutti». E che vede schierati dalla stessa parte docenti e professori.
N.M.
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Il Gazzettino