«Borgo Berga, sospendete i lavori»

«Borgo Berga, sospendete i lavori»
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Le Associazioni ambientaliste vicentine e numerosi cittadini residenti nelle aree limitrofe al cantiere di Borgo Berga diffidano Comune e Genio Civile a sospendere i lavori in corso nel complesso e chiedono l'annullamento dei provvedimenti autorizzativi che risultano in violazione di legge. Questo quanto emerso ieri mattina nel corso di una conferenza stampa indetta da Legambiente e Comitato contro gli abusi edilizi, che hanno presentato l'esposto inoltrato alla Procura con la richiesta di sequestro preventivo e probatorio dell'area Ex Cotorossi a Vicenza. «L'intervento urbanistico di Borgo Berga - si legge nell'esposto redatto dagli avvocati Luca Tirapelle e Marco Mirabile, del Centro di azione giuridica di Legambiente Veneto - interessa un'area di 100mila metri quadrati, posta alla confluenza di due fiumi e a pochi passi dal centro storico e da siti tutelati dall'Unesco, nonché sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico». Dito puntato sul nuovo Tribunale, quindi, e sull'ipermercato «costruiti sull'argine del fiume Retrone - come si legge nell'esposto - in evidente violazione della norma che prescriveva una fascia di inedificabilità assoluta di 10 metri dai corsi d'acqua pubblici. Lungo la restante parte del Retrone e lungo tutto il Bacchiglione sono in corso di completamento gli edifici direzionali, parte dei quali collocati dentro la fascia di rispetto idraulica». Sono numerose le violazioni denunciate da Legambiente e Comitato contro gli abusi edilizi di Borgo Berga, relative all'approvazione del Piano Piruea-Cotorossi, nonché dei permessi di costruire rilasciati successivamente. «Le varianti urbanistiche del 2003 e del 2009 - spiegano il presidente regionale di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro ed il rappresentante del Comitato contro gli abusi edilizi di Borgo Berga, Paolo Crestanello - non sono state sottoposte a Valutazione di compatibilità idraulica e, pertanto, non è stato rispettato quanto previsto dalla normativa in tema di invarianza idraulica. Inoltre, si sono aggravate le condizioni di pericolosità delle aree circostanti, sia per l'aumento considerevole dell'impermeabilizzazione, sia per l'innalzamento del piano d'imposta a difesa esclusiva dei nuovi edifici». Per queste ragioni Legambiente e Comitato Borgo Berga chiedono lo stop alla costruzione di 14 nuovi condomini del cantiere E, evidenziando i rischi idrogeologici ed il fatto che in città ci sono circa settemila alloggi sfitti.

(((crestanim))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino