Bonus-casa, altri 18 milioni

Bonus-casa, altri 18 milioni
TRIESTE - Andranno tutti a finanziare le ultime domande di bonus prima casa con il vecchio sistema i 18 milioni di euro previsti dalla Giunta regionale con il disegno di legge...

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TRIESTE - Andranno tutti a finanziare le ultime domande di bonus prima casa con il vecchio sistema i 18 milioni di euro previsti dalla Giunta regionale con il disegno di legge della manovrina d'autunno, che sta per approdare in Consiglio. Il maxi-stanziamento si deve alle nuove regole contabili della Pubblica amministrazione: anche se il bonus viene erogato in dieci rate annuali, la Regione deve stanziarlo tutto subito, ossia anche per gli anni a venire fino alla scadenza del beneficio.

Si tratta di un contributo a fondo perduto che assomma a 1.700 euro all'anno per 10 anni, diversamente da quanto - presumibilmente fin dal prossimo mese - prevederanno le norme della riforma-casa varate dall'assessore regionale ai Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro: contributi soltanto in caso di recupero e una tantum, per cifre variabili fra i 12mila e i 15mila euro. Sempre a fondo perduto.
Le risorse da gestire nelle prossime settimane sono state condivise dall'assessore con la maggioranza regionale di Centrosinistra.
Importante anche lo stanziamento di 4 milioni di euro per finanziare interventi di manutenzione degli edifici scolastici che presentino carattere di maggiore urgenza, ma fra le misure più popolari spicca senz'altro la possibilità di accogliere (scorrendone la relativa graduatoria) altre 370 domande circa di contributo a fondo perduto per manutenzioni edilizie in casa con finalità di efficientamento energetico o per dotarsi di impianti di robotica. Si tratta del bonus fino a 10mila euro (con accesso che prescinde da limiti di reddito) previsto dalla vecchia legge regionale 17, che tuttavia è una formula alquanto gettonata ed è stata fatta propria dall'Amministrazione Serracchiani. Non ultimo perché al vantaggio cospicuo per i proprietari di casa si affianca l'occasione di lavorare per tante piccole e medie imprese di un'edilizia sempre boccheggiante. La posta messa in gioco su tale fronte dalla Regione ammonta a 3 milioni di euro.
E a proposito di edilizia in crisi, una copiosa boccata d'ossigeno - almeno nelle attese della politica - dovrebbe arrivare al settore dai 15 milioni attribuiti al Fondo volano per i Comuni: l'operazione, che affianca tale dote finanziaria a quella precedentemente stanziata, pari a 8 milioni, permette di cantierare o portare a ultimazione lavori pubblici sull'intero territorio del Friuli Venezia Giulia superando i blocchi finora inesorabili del patto di stabilità.

Analogamente a quanto avviene per il bonus prima casa, anche in questo caso la Regione assegna tutti i fondi qui e subito.
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Il Gazzettino