«Bomba all'aeroporto» Era un tubo dimenticato

«Bomba all'aeroporto» Era un tubo dimenticato
Novanta minuti ad alta tensione ieri pomeriggio all'aeroporto "Marco Polo" di Venezia. Un allarme bomba scattato dopo la telefonata di un passante che aveva notato nel parcheggio...

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Novanta minuti ad alta tensione ieri pomeriggio all'aeroporto "Marco Polo" di Venezia. Un allarme bomba scattato dopo la telefonata di un passante che aveva notato nel parcheggio delle "soste brevi", a due passi dall'uscita degli "arrivi", un tubo sospetto abbandonato vicino alle automobili. Alle 13.30 è quindi scattato il protocollo di sicurezza che, attraverso l'arrivo di polizia, carabinieri, vigili del fuoco e mezzi di emergenza e soccorso, ha circoscritto tutta la zona. La viabilità di accesso al "Marco Polo" è stata bloccata, mandando in tilt il traffico sulla "Triestina", mentre i passeggeri in uscita dall'aerostazione sono stati tenuti ad una ventina di metri dalla zona del ritrovamento. Fermate anche le scale mobili mentre, dall'altra parte, sulle piste il traffico aereo è proseguito regolarmente. Assieme agli agenti è arrivato il cane anti esplosivi che avrebbe segnalato qualcosa di anomalo, rendendo così necessario l'arrivo immediato degli artificieri che hanno preso in mano la situazione.

«Abbiamo visto gli artificieri al lavoro e sentito un paio di piccole esplosioni - raccontano alcuni passeggeri che si trovavano all'uscita -. Poi è stato portato sul posto il "robot" e alle 14.30 ci hanno fatto rientrare tutti all'interno dell'aerostazione. Da dentro abbiamo sentito un fortissimo botto, quindi ci hanno fatto uscire perché l'allarme era rientrato». Un falso allarme bomba, dunque, e quel tubo sospetto non era che un contenitore di canne da pesca dimenticato da un turista, aperto dagli artificieri con delle microcariche e poi fatto brillare con l'ultima esplosione. Alle 14.40 le strade di accesso all'aeroporto Marco Polo sono state quindi riaperte e, alle 15, l'allarme è cessato.

L'ultimo allarme bomba a Venezia risale a meno di due settimane fa, il 14 maggio scorso all'imbarcadero di Sant'Angelo lungo il Canal Grande, per una valigia abbandonata nel cui interno c'erano vestiti. In aeroporto, invece, il precedente risale al 15 novembre 2015 per un bagaglio abbandonata al primo piano dello scalo, vicino alla zona partenze. I disagi registrati ieri sono stati sicuramente maggiori, vista l'enorme quantità di turisti attualmente in arrivo e in partenza dalla città lagunare.
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Il Gazzettino