ROMA - Costa cara a Matteo Salvini la battutaccia di venerdì scorso alla festa della Lega a Soncino, in provincia di Cremona: «C'è una sosia della Boldrini qui sul palco. Non...
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La prima reazione è stata proprio della Boldrini: «Le donne non sono bambole e la lotta politica si fa con gli argomenti, per chi ne ha, non con le offese. Lascio a voi ogni commento». Rapida la controreplica di Salvini che conferma e non si scusa. «Ipocrita, buonista, razzista con gli italiani. Dimettiti!» con tanto di foto e sopra la scritta "sgonfialaboldrini". Foto e hashtag che diventano la nuova copertina del profilo Facebook di Salvini. In tv il segretario federale del Carroccio aggiunge: «Non le chiedo scusa, è lei che dovrebbe chiedere scusa agli italiani perché lei è la prima razzista nei confronti degli italiani. In un Paese - ha spiegato - che chiede il 70% di tasse a chi produce, dove sbarcano 1.500 clandestini al giorno, i problemi sono Salvini e una bambola? La Boldrini è indegna come politico e come presidente della Camera, e se si dimette domani fa solo un piacere al Paese».
Parole che hanno fatto piovere sul leader leghista uno scroscio di critiche, anche molto dure. «È un poveretto», dice la dem Maria Spilabotte. «Dimostra l'imbecillità di alcuni uomini», aggiunge Francesco Boccia. «Squallore senza fine», lo definisce Nichi Vendola (SI), oppure «incompatibile con una decente alleanza», come scrive Fabrizio Cicchitto (Ap). «Lui e Trump sono uomini della mutua» commenta Pierluigi Bersani. «Questa volta Salvini è proprio andato in bambola!» chiosa Maurizio Lupi, capogruppo di Area popolare. «Le parole di Salvini sono inaccettabili», replica il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Anche Irene Pivetti prende le distanze: «Grande scemenza, battutaccia uscita male».
Mentre la Lega affida la difesa del suo segretario a Massimiliano Fedriga, capogruppo a Montecitorio: «Laura Boldrini non rappresenta tutte le donne. Noi attacchiamo la sua totale incapacità politica per questo ribadiamo la nostra convinzione: è una bambola di pezza nelle mani dell'Europa dei burocrati e fa il gioco degli importatori d'immigrati, dei nuovi schiavi. Boldrini difende solo se stessa, la sua posizione, la sua poltrona». Parole che il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, bolla come «indecenti, oltre ogni limite».
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Il Gazzettino