ROMA - (g.fr.) La questione migranti resta incandescente anche per le pensioni. Alla Lega e a Forza Italia non sono piaciuti i dati resi noti ieri dal presidente dell'Inps, Tito...
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Non è la prima volta che il presidente Inps sottolinea come il lavoro regolare degli immigrati concorra a finanziare le pensioni degli italiani. Ma in tempo di polemiche su barconi e ius soli, le sue affermazioni vengono lette dietro la distorta lente della politica. E così è immediata la polemica del leader della Lega, Matteo Salvini, che scrive: «Gli immigrati ci pagano le pensioni... Gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare... Servono più immigrati. Tito Boeri, presidente dell'Inps, vive su Marte».
Molto critica anche Sandra Savino di Forza Italia: «Fermi tutti! Non avevamo capito nulla: siamo noi a dover ringraziare i migranti che ospitiamo, non il contrario!». E la collega Deborah Bergamini, che di Fi è responsabile comunicazione, retoricamente si domanda se Inps non significhi «Istituto nazionale di previdenza stranieri».
Sull'altro fronte il Pd. I dati «confermano l'incidenza positiva delle migrazioni regolari sul sistema pensionistico», dicono le deputate dem Maria Chiara Gadda e Sara Moretto.
Boeri smonta anche il mito degli immigrati che rubano il lavoro agli italiani. I lavoratori stranieri, spiega, sono in gran parte a bassa qualifica e la quota di italiani non laureati che hanno scelto di emigrare per motivi economici è dimezzata tra il 2007 e 2015. «Sembra difficile perciò - osserva - ipotizzare che la fuga dei giovani del nostro Paese sia dovuta alla competizione con gli immigrati». Ma anche questa affermazione fa imbestialire la Lega che con Roberto Calderoli ribatte: «È una bugia contraddetta dai numeri forniti dallo stesso Boeri incrociati con quelli forniti dall'Istat: se da una parte la percentuale di giovani immigrati che pagano regolari contributi previdenziali è salita al 35%, dall'altra la percentuale di nostri giovani che non hanno un lavoro è intorno al 40%, questo significa semplicemente che i giovani immigrati hanno tolto il lavoro ai giovani italiani che sono costretti ad andarsene all'estero in cerca di opportunità professionali».
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Il Gazzettino