Boato supersonico: americani colpevoli

Boato supersonico: americani colpevoli
PORDENONE - Ora è ufficiale e la conferma arriva direttamente dal sottosegretario alla difesa Domenico Rossi che ha risposto in aula a un' interrogazione: il bang supersonico...

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PORDENONE - Ora è ufficiale e la conferma arriva direttamente dal sottosegretario alla difesa Domenico Rossi che ha risposto in aula a un' interrogazione: il bang supersonico sentito in tre province, Belluno, Pordenone e Treviso a inizio di gennaio è stato causato da un F16 della base Usaf di Aviano. Anche se involontariamente.

«I rumori di forte intensità avvertiti lo scorso 11 gennaio nei territori bellunese, pordenonese e trevigiano - ha spiegato il sottosegretario - sono riconducibili a una missione addestrativa composta da cacciabombardieri F-16 statunitensi appartenenti al 31esimo Fighter Wing di Aviano. Il volo escludeva attività a velocità superiore a quella del suono, tuttavia un pilota superò involontariamente la suddetta soglia, e una volta atterrato segnalò l'avvenuto bang sonico alle autorità militari italiane e americane. I voli supersonici possono essere effettuati sul territorio nazionale solo in specifiche aree e a una quota non inferiore a 11mila metri, e comunque non nell'area alpina. La nostra Aeronautica militare, che con la controparte americana già provvede periodicamente a un obbligo di sensibilizzazione in materia, ha nella circostanza provveduto a ribadire tale esigenza».

È questa la risposta fornita da Domenico Rossi (sottosegretario alla Difesa) all'interrogazione parlamentare presentata da esponenti del Movimento 5 Stelle, che chiedevano chiarimenti in relazione all'episodio dello scorso gennaio. Un evento simile destò molta preoccupazione tempo fa soprattutto nel bellunese, al punto che, anche in relazione al contesto di terrorismo internazionale e ai ripetuti eventi sismici, costrinse, per sicurezza, alla momentanea chiusura delle scuole nei comuni di Sedico, Mel e Trichiana. In replica il deputato Federico d'Incà (M5S) ha richiesto «maggior attenzione sul rispetto degli accordi e dei territori bellunese e pordenonese, che ripetutamente sono oggetto di questi inconvenienti, sempre a causa di top gun del 31esimo Fighter Wing che si esercitano sui nostri cieli. Di fatto - ha concluso - un altro bang sonico, un'altra preoccupazione nelle vallate, non sarebbero corretti e degni di un Paese civile».
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Il Gazzettino