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MILANO L'impegno nel campo della responsabilità sociale d'impresa di Bmw Italia è così ampio e sfaccettato che nella sede di San Donato Milanese si sono inventati un ombrello sotto il quale confluiscono tutte le attività che ne fanno parte. Nel 2014 è stato così creato SpecialMente, il programma nel quale le cinque aree d'intervento Culture, Dialogo interculturale, Inclusione sociale, Sostenibilità e Sicurezza stradale si sono integrate, aprendosi al mondo alla fine del 2015 con l'attivazione del sito www.specialmente.bmw.it che da allora ha accolto più di 150.000 visitatori. L'impegno nel sociale, iniziato nel 2001 in seguito all'accordo con la Divisione di Neuroscienze dell'ospedale San Raffaele di Milano diretto dal prof. Gianvito Martino e sfociato nella costituzione dell'Unità di Ricerca Bmw dello stesso nosocomio, è oggi strutturato e organizzato come una vera business unit che, pur operando sempre nel solco delle strategie di Social responsability della casa madre, ha fatto della filiale italiana sulla spinta della creatività, dell'impegno e della passione di dipendenti e collaboratori coinvolti nelle varie iniziative un indiscusso punto di riferimento nella materia per l'intero gruppo di Monaco.
Se sul piano dell'inclusione sociale al progetto SciAbile si affianca l'accordo con il Dynamo Camp, che nella suggestiva location alle pendici dell'Appennino pistoiese grazie alla terapia ricreativa offre momenti di serenità e normalità ai ragazzi affetti da malattie neurodegenerative e alle loro famiglie, l'impegno culturale trova espressione nella collaborazione con la Triennale e la Milanesiana nel capoluogo lombardo, con il teatro dell'Opera e il Maxxi a Roma, ma soprattutto con il Teatro alla Scala di cui Bmw Italia, nella sua qualità di socio fondatore, patrocina Grandi opere per i piccoli che in quattro edizioni ha avvicinato alla musica lirica oltre 200.000 bambini con le rispettive famiglie.
In questo elenco forzatamente incompleto non può mancare la sicurezza stradale, l'area più vicina al core business che ci racconta il presidente di Bmw Italia Sergio Solero mostra come i vari campi d'intervento possano sovrapporsi: «La nostra scuola di guida sicura diretta da Sigfried Stohr è la prima, e forse l'unica in Italia, realmente inclusiva. Merito di due nostri giovani dipendenti che hanno proposto al Comitato Esecutivo di aprire i corsi ai diversamente abili, adeguatamente preparate. L'idea è piaciuta e Alex Zanardi ci ha supportato con la sua esperienza e con i suoi consigli, salvo rimanere sorpreso quando meno di tre mesi dopo gli abbiamo detto che tutto era pronto e poteva partire il corso zero aperto ai suoi compagni di squadra del ciclismo paralimpico. Da allora, e siamo al terzo anno, gli allievi disabili scendono in pista assieme ai compagni normodotati, seguendo esattamente gli stessi corsi».
G.Bott.
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Il Gazzettino