CONTROLLIPADOVA Blitz della polizia lungo il Piovego contro spaccio e immigrazione clandestina. E intanto i carabinieri mettono a ferro e fuoco Arcella e Stanga. Le forze...
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PADOVA Blitz della polizia lungo il Piovego contro spaccio e immigrazione clandestina. E intanto i carabinieri mettono a ferro e fuoco Arcella e Stanga. Le forze dell'ordine sono state impegnate in controlli straordinari del territorio che hanno portato a un arresto, 9 denunce, 10 espulsioni, 4 delle quali con accompagnamento al centro per il rimpatrio di Brindisi.
La polizia si è concentrata sulla passeggiata Miolati. La task force era composta da Volanti, Squadra mobile, cinofili, Ufficio Immigrazione, con il contributo di Reparto pervenzione crimine, Reparto mobile, pattuglie della polizia locale, che comprendevano anche un'unità fluviale. A dirigerlo il vicequestore aggiunto Michela Bochicchio. L'obiettivo era il contrasto dei reati inerenti allo spaccio di droga nella zona a ridosso dei Giardini Arena. Gli agenti sono entrati dai due lati opposti della passeggiata Miolati, chiudendo la strada a chiunque volesse fuggire. Nel corso dell'operazione sono stati identificati 64 stranieri. Di questi, 4 sono stati denunciati per reati inerenti la normativa sugli stranieri. Quindici extracomunitari sono stati portati in questura per l'identificazione. Di questi 4 sono stati accompagnati al centro per il rimpatrio di Brindisi e altri 6 sono stati espulsi.
Ieri notte da mezzanotte alle 6 l'Arma ha predisposto un imponente controllo. Per strada i carabinieri della Compagnia del capoluogo e del Cio del 4. Battaglione Veneto di Mestre con 16 militari a bordo di 8 automezzi, che hanno passato al setaccio l'area di pertinenza della stazione ferroviaria e i quartieri Stanga e Arcella. Durante il servizio è stato arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, Chebbi Aymen, tunisino, 22enne, irregolare. Denunciati anche due persone per porto d'arma abusivo e per ricettazione un nigeriano, senza fissa dimora. Due stranieri denunciati, infine, perchè entrati illegalmente in Italia.
Marina Lucchin
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Il Gazzettino