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VENEZIA «Il ristoro ai risparmiatori danneggiati dal crack delle banche venete è operativo»: lo annuncia Massimo Bitonci, sottosegretario all'Economia, parlando di «un'altra promessa mantenuta dalla Lega al Governo». In piena tempesta per la maggioranza gialloverde, il riferimento del padovano è al nulla osta emesso dalla Corte dei Conti al terzo decreto Fir (Fondo indennizzo risparmiatori). Fonti governative assicurano infatti che il testo sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
LA PROCEDURA
Quel momento sarà cruciale.
«Dalla data di pubblicazione ricorda Bitonci gli interessati avranno 180 giorni di tempo per presentare la domanda di indennizzo, soltanto in modalità telematica, ed i moduli sono reperibili sul sito della Consap. Gli azionisti avranno un ristoro pari al 30% del valore d'acquisto fino ad un massimo di 100mila euro, gli obbligazionisti un rimborso del 95% fino al medesimo tetto. Abbiamo anche ampliato la platea, escludendo dalla soglia a 100mila euro del patrimonio mobiliare le polizze vita e altri strumenti finanziari e dalla soglia di reddito a 35mila euro nell'anno 2018 le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita».
SUL PORTALE
Informazioni più dettagliate possono essere reperite sul portale fondoindennizzorisparmiatori.consap.it, dedicato ai risparmiatori degli istituti posti in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, tra cui dunque Popolare di Vicenza e Veneto Banca. «Le domande si legge nel sito potranno essere compilate ed inoltrate esclusivamente in via telematica, e saranno istruite secondo l'ordine di presentazione». Gli indennizzi saranno liquidati «con bonifico bancario o postale secondo i piani di riparto approvati dalla Commissione tecnica» nominata dal ministero.
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Il Gazzettino