«Bisogna favorire piste e biciclette»

«Bisogna favorire piste e biciclette»
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BASSANO - (G.G.) I primi dati del mese di agosto sono positivi per il turismo a Bassano. Non male, se si considerano le incertezze del tempo e le risorse del territorio non ancora sfruttate al meglio.

L'arrivo di un maggior numero di visitatori rispetto al 2013, già percepibile girando per il centro, è stato riscontrato anche dai responsabili dell'ufficio Iat di largo Corona d'Italia, ai quali si sono rivolte molte persone per chiedere informazioni e organizzare il loro soggiorno. I visitatori delle ultime settimane sono stati per buona parte italiani, ma anche tedeschi, francesi, nordeuropei e del continente americano. Non pochi sono arrivati in bicicletta; molti hanno manifestato il desiderio di trattenersi più a lungo. Dallo Iat arriva così la consapevolezza di come il patrimonio artistico, culturale e naturale del Bassanese attiri, ma non sia del tutto usufruibile.
A confermare la "ripresina" d'agosto è il presidente degli albergatori bassanesi, Roberto Astuni: «Dobbiamo considerare che l'inizio del mese è stato vessato dal maltempo - spiega - e che solo nell'ultima settimana la situazione è migliorata. Nonostante questo la città si è riempita di turisti almeno quanto l'anno precedente, e senza la pioggia sicuramente ci sarebbe stata una crescita significativa». Anche Astuni, titolare di un "bike hotel", sottolinea il continuo incremento del cicloturismo: «I turisti arrivati in bicicletta, per lo più dalla Valsugana, hanno riempito non solo gli alberghi 'specializzati' ma anche gli altri. Sono per la maggior parte tedeschi e austriaci, fanno sempre almeno una breve visita in città, e in molti casi si fermano anche 2-3 giorni».

Insomma, il cicloturismo si conferma un settore ormai dominante nel contesto bassanese. Il visitatore medio, secondo una ricerca della Fiab, spende circa 500 euro a settimana per l'acquisto di prodotti artigianali o enogastronomici. «Malgrado una ciclabile della Valsugana malridotta, senza servizi e senza promozione - aggiunge Astuni - questo segmento continua a crescere. Se venisse completato il tratto Cismon-Bassano, e in più in generale l'asse Monaco-Venezia, gli appassionati del pedale porterebbero qui 10-15 milioni all'anno e nuovi posti di lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino