Bimbo morto, ospedale scagionato

Bimbo morto, ospedale scagionato
L'INCHIESTABELLUNO È stato archiviato il caso del neonato morto all'ospedale San Martino di Belluno alle 3.31 del 18 luglio 2017. Dopo l'esposto dei genitori, che si sono...

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L'INCHIESTA
BELLUNO È stato archiviato il caso del neonato morto all'ospedale San Martino di Belluno alle 3.31 del 18 luglio 2017. Dopo l'esposto dei genitori, che si sono affidati all'avvocato Nives Zanon era partita l'inchiesta della Procura. Tre sanitari vennero iscritti per omicidio colposo: due medici e un'ostetrica difesi dallo studio Paniz, con l'avvocato Anna Casciarri. Ebbene con il decreto del gip Enrica Marson del 20 maggio scorso sono stati scagionati e l'inchiesta è stata definitivamente archiviata, come aveva richiesto il pm. Fondamentale infatti nell'indagine è stata la consulenza autoptica del medico legale Antonello Cirnelli, incaricato dalla Procura. Emerse che non era possibile prevedere la sofferenza fetale.

La decisione del giudice per le indagini preliminari è arrivata dopo la richiesta di ulteriori indagini fatta dalla famiglia, che si oppose alla chiusura del caso. «Il nostro bambino è morto per un errore medico: l'esigenza doveva essere gestita in maniera diversa, indagate ancora», avevano chiesto tramite il loro legale Nives Zanon. Ora la parola fine: si è trattato di una tragedia che non si poteva evitare.

Era un lunedì mattina del luglio 2017 quando la donna straniera che ha un compagno bellunese si presentò nel reparto di Belluno, per un parto in sofferenza. Ma in quelle ore ci fu una contemporanea urgenza: una donna arrivata in ambulanza da Pieve di Cadore, che avrebbe indotto a una sorta di abbandono della paziente straniera. Una vicenda che si chiuse poi con la tragedia della notte: alle 3.31 la morte del piccolo. I medici furono costretti a dare priorità a uno dei due tagli cesarei da effettuare con una sola sala parto e con un unico staff. «Ci hanno abbandonati», aveva denunciato la famiglia che perse il figlio e si aprì l'indagine della Procura. Si doveva accertare se c'era un sottorganico rispetto alle esigenze alla Ginecologia e Ostetricia del San Martino quel giorno e se il bimbo è morto a causa di quel ritardo. La famiglia aveva chiesto di valutare con precisione le tempistiche degli interventi effettuati.
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Il Gazzettino