Bimba travolta da un carro di rifiuti

Bimba travolta da un carro di rifiuti
Non l'ha vista e l'ha travolta con il suo carro dei rifiuti, facendola cadere. La piccola, due anni, è rimasta a terra e ha perso i sensi, facendo spaventare i suoi genitori. È...

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Non l'ha vista e l'ha travolta con il suo carro dei rifiuti, facendola cadere. La piccola, due anni, è rimasta a terra e ha perso i sensi, facendo spaventare i suoi genitori. È successo ieri mattina poco dopo le 8 in Ruga Rialto.

Una famiglia di tre turisti australiani si stava concedendo l'ultimo tour prima di partire per l'aeroporto e lasciare l'Italia per far ritorno a casa. La zona si stava ravvivando proprio in quel momento, tra negozi che aprono le serrande ed operatori ecologici che ripuliscono la zona dai sacchetti dell'immondizia. Secondo le testimonianze, quando mamma, papà, e bimba di circa due anni hanno raggiunto “Ruga degli Spezieri”, la piccola ha lasciato le mani dei genitori e ha iniziato a correre, scappando nella direzione in cui, in quel momento, stava giungendo un carrello in ferro dei rifiuti spinto da un addetto Veritas. Tutto si è svolto in pochi secondi, hanno raccontato i presenti: la piccola ha sbattuto in pieno contro il pesante carro in movimento, è rimbalzata ed è caduta, perdendo i sensi per alcuni secondi. L'urto è stato violento e per qualche istante ha lasciato immaginare il peggio, ma fortunatamente la bimba si è ripresa poco dopo e ha iniziato a piangere disperatamente tra le braccia del papà, indicando di avere male alla testa. È stato chiamato immediatamente il Suem che dopo aver prestato i primi soccorsi ha portato via la piccola australiana con l'idroambulanza per gli accertamenti del caso al Pronto Soccorso. Nel frattempo, sono stati allertati anche i vigili urbani che, giunti sul posto, hanno raccolto i dati delle persone coinvolte.
L'addetto Veritas, addolorato per l'incidente, ha raccontato che la bimba si era messa a correre all'improvviso e lui non è riuscito a schivarla.

All'incidente si è poi aggiunto il problema del volo aereo, perché gli australiani, diretti all'Ospedale Civile, da lì a poco avrebbero dovuto trovarsi in aeroporto per il check in. Così, una signora tra i presenti si è gentilmente offerta di aiutare la famiglia australiana che non capiva l'italiano, recandosi nel vicino negozio Tim per acquistare una scheda telefonica e contattare l'aeroporto per lo spostamento del volo, oltre a possibili parenti o conoscenti che attendevano il ritorno della famiglia in Australia. Resta da capire se l'operatore ecologico abbia una qualche forma di responsabilità sull'accaduto, come, ad esempio, aver tenuto il carrello dei rifiuti troppo alto nel procedere, impedendosi così di aver una buona visuale.
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Il Gazzettino