Un altro sciopero in vista nella galassia Avm. Per il momento solo ventilato, ma che già preoccupa per la tempistica: si materializzerebbe a Carnevale. Stavolta, a protestare...
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Per il momento, si diceva, siamo ancora nella fase degli avvertimenti. In una nota di ieri il segretario della Filt-Cgil, Valter Novembrini, auspicava un intervento dei vertici del gruppo per scongiurare le «inevitabili azioni di lotta a difesa del salario e dei diritti che saremo costretti ad attivare in un periodo particolarmente sensibile per il servizio come Carnevale». Varie le questioni al centro del contendere, dibattute in un recente incontro. Per alcune questioni c'è stato un avvicinamento tra le parti, ma su un paio di temi il confronto si è arenato, riferisce il sindacato: il trattamento «differenziato» tra dipendenti Vela e Avm, nonché la «gestione del fabbisogno» con il moltiplicarsi dei part-time. «I lavoratori di Vela ricevono un trattamento economico penalizzante rispetto ai colleghi di Avm spa, circa 150 persone - spiega Novembrini -. Pur avendo tutti lo stesso contratto nazionale di lavoro, a quelli di Vela le indennità vengono calcolate diversamente. E a fine anno arrivano ad avere fino a 200 euro in meno. Un atteggiamento discriminatorio che non possiamo accettare». Vela, da parte sua, ribatte con una nota che prende tempo e suona di apertura: «Per quanto riguarda gli aspetti economico-contrattuali, ricordando che le attuali modalità di applicazione trovano origine in un passato remoto, l'azienda ha già avviato con la capogruppo Avm un percorso di verifica tecnica». (r. br.)
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Il Gazzettino