Bettin: «Hanno pesato i dodici morti di droga»

Bettin: «Hanno pesato i dodici morti di droga»
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VENEZIA «Hanno pesato i dodici morti di droga. Siamo diventati la capitale mondiale dei morti di droga. E questo ha influito». Così Gianfranco Bettin, sociologo, scrittore, oltre che presidente della Municipalità di Marghera, spiega l'arretramento della Città metropolitana di Venezia nella cosiddetta hit della bella vita. L'anno scorso Venezia, intesa come provincia, era al 41° posto, ora è scivolata al 62°. Una perdita secca di ventuno posizioni che secondo Bettin ha a che fare con il dramma dell'eroina gialla che ha fatto di Mestre la capitale dei morti di droga.

«Per capire bene l'arretramento di Venezia bisogna vedere meglio le griglie dell'analisi effettuata da Italia Oggi - dice Bettin - Negli anni passati erano stati elementi come i trasporti, in particolare il tram o la puntualità dei vaporetti, ma anche le offerte culturali, a far fare un balzo in avanti nella classifica della qualità della vita. Cercheremo di capire meglio quali settori ora hanno influenzato negativamente, ma è indubbio che i morti di droga non possono non aver pesato. Morti e morti evitati per un pelo, dice Bettin, sottolineando quanto fatto dal Pronto soccorso e dal Sert che, pur ai minimi storici come personale, ha lavorato «in maniera straordinaria». Dopodiché non è detto che il giudizio poco lusinghiero abbia altre motivazioni: «Basta che un settore dell'ex Provincia si sia dimenticato di rispondere a una voce del questionario per far abbassare il punteggio». Una volta è capitato. (al.va.)
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Il Gazzettino