ROMA - Silvio Berlusconi cerca di compattare il centrodestra intorno a Forza Italia e apre quindi le porte a Lega e Fdi: «le forze di opposizione per un nuovo centrodestra vero...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Vogliamo costruire un nuovo centrodestra, vero e vincente - dice Berlusconi in una telefonata con una manifestazione di Fi in Sardegna - Nel mio grande sogno c'è la possibilità di ottenere, noi da soli, il 51 per cento. Vogliamo costruire un centrodestra vincente con gli alleati che stanno con noi all'opposizione: la Lega, Fratelli d'Italia e tutti coloro che davvero si oppongono alla sinistra». E Berlusconi replica polemicamente ad Alfano chiedendo: «chi è che fa davvero il gioco del governo Renzi? Noi o tutti coloro che non perdono occasione per sottolineare le differenze all'interno di un centrodestra che Forza Italia con generosità sta cercando di ricostruire?». Berlusconi ne ha anche per il dissenso interno: «Dobbiamo lavorare insieme senza polemiche: lo dico anche a qualcuno all'interno di Fi che non lascia passare un momento per far vedere che al nostro interno ci sarebbero delle divisioni che invece non ci sono».
Ma il leader di Ncd non ci sta: si dice sì disponibile, come ipotizza il Cav, alla prospettiva del premio di lista nella nuova legge elettorale. Ma chiude, almeno per ora, alla collaborazione con Forza Italia. La differenza è troppo netta, ragiona definendo il partito azzurro un «movimento senza bandiera». E questa differenza si manifesta a cominciare dalla questione del matrimonio degli omosessuali verso cui il leader di Forza Italia manifesta aperture e di cui Ncd non vuol sentir parlare. «Più diritti sì, ma matrimonio no», è la parola d'ordine del ministro dell'Interno, che accusa Berlusconi di «tradimento di valori, ideali e programmi del centrodestra» con le sue ultime uscite in materia di diritti civili. Alfano rilancia: Ncd e Udc con il 5 per cento di cui sono accreditati dagli ultimi sondaggi, a diventare il «punto di riferimento» per quei moderati che non vogliono votare il Pd a sinistra.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino