Ormai al Centro è iniziata una vera e propria guerra. Con gli alfaniani che accusano Costa di essersi prestato a formare una bad company di FI e l'ex ministro che prepara la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le due componenti nascerebbero con l'apporto dei tosiani, dell'Udc di Cesa, di alcuni esponenti delle Autonomie e di altri che si staccheranno proprio da Alternativa popolare. Una sorta di Opa al partito di Alfano, quindi. Un contenitore parallelo al partito azzurro nel quale far convogliare anche Quagliariello e Mauro. Berlusconi ieri, riferiscono da FI, ha sentito Costa. Lo ha invitato a costruire una squadra di moderati che attragga soprattutto personalità provenienti dalla società civile e dal mondo dell'associazionismo. L'ex premier in pratica intende provare con Costa l' «operazione Parisi», ovvero quella di affidargli un ruolo, anche a livello comunicativo e d'immagine, per rafforzare il centrodestra.
E l'ex responsabile degli Affari regionali sta lavorando per costruire una nuova area senza entrare a gamba tesa nelle dinamiche di Forza Italia. Del resto le porte azzurre sono state sbarrate, anche sul territorio si è fatta chiarezza: non rientrerà nessuno.
Ma le dimissioni di Costa continuano a creare fibrillazioni tra i centristi. Due giorni fa c'è stato un incontro tra Verdini e Lupi. Si è deciso di accelerare sulla formazione di un unico gruppo parlamentare (Ap, Ala e Sc) e di un nuovo movimento. Ma soprattutto è stato proposto proprio a Lupi di guidarlo. Nessun colpo di mano: Lupi e il ministro degli Esteri mantengono ottimi rapporti ma questo il ragionamento di molti centristi Alfano deve decidere ora cosa fare.
Messe da parte dimissioni dal governo il piano prevede che il responsabile della Farnesina lasci ad altri il rilancio del centro. Novità potrebbero arrivare domani da Taormina nel corso della summer school di Alternativa popolare, anche se non ci sarà Parisi e forse neanche Calenda. «Alla fine rimarranno solo Verdini e Alfano», se la ridono gli azzurri che puntano a svuotare Ap alla Camera e al Senato. Ieri nel frattempo si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del centrodestra (hanno partecipato anche i fittiani) per cercare una posizione comune sulla legge elettorale. La Lega spinge per ripartire da un sistema maggioritario (magari il Rosatellum), FI è sempre ferma sul proporzionale.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino