Bergamin chiama Duò all'Asm: «Taglio al passato»

Bergamin chiama Duò all'Asm: «Taglio al passato»
Dopo qualche tentennamento, il sindaco Massimo Bergamin ha svelato chi è il successore di Ugo Fiocchi alla guida di Asm. A prendere in mano le redini dell'ex municipalizzata,...

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Dopo qualche tentennamento, il sindaco Massimo Bergamin ha svelato chi è il successore di Ugo Fiocchi alla guida di Asm. A prendere in mano le redini dell'ex municipalizzata, cento per cento di proprietà del Comune, è Alessandro Duò, imprenditore 32enne, presidente di Confapi. Quella di Asm è una delle nomine più attese nel capoluogo. Le altre, in programma oggi sempre che i due soci trovino la quadra, sono quelle di Ecoambiente. «Con la nomina dell'amministratore unico di Asm - esordisce il primo cittadino - inizia un nuovo percorso che riguarderà tutte le aziende dove il Comune detiene delle partecipazioni. Auguro buon lavoro al neo amministratore e ringrazio l'uscente Ugo Fiocchi per il suo operato».

Dopo le voci sulle pressioni che il sindaco avrebbe ricevuto per la scelta del numero uno dell'ex municipalizzata, Bergamin precisa che «ho nominato Alessandro Duò nella più completa e totale autonomia. Nessuna ingerenza. Nessuna intermediazione politica. Ho scelto io. Parliamo di un giovane manager che ha già dimostrato con atti concreti di saper affrontare sfide importanti, raggiungendo obiettivi altrettanto importanti, con ricadute estremamente positive per il territorio, in termini occupazionali e di sviluppo per il territorio stesso».
Bergamin ripete il suo obiettivo: «Servono scelte importanti, con pragmatismo, capacità e decisionismo. Un taglio netto con un passato che non tornerà mai più. E non mi riferisco solo a questa nomina, ma anche a tutte le aziende dove il Comune detiene partecipazioni. Il popolo chiede meno pubblico e meno politici ai vertici di aziende che gestiscono i denari del popolo. Del resto è anche la rotta tracciata dal decreto Madia».
Duò sembra piacere sia a destra, che al centro che a sinistra. Parole di elogio sono arrivate sia da Paolo Avezzù, in rappresentanza del gruppo di Area popolare, che dal segretario del Pd, Julik Zanellato. Dal canto suo Duò si dice «onorato dell'incarico anche se un po' sorpreso, nonostante con Bergamin ci si parlasse da qualche tempo. È una nomina completamente fuori dagli schemi politici. Il sindaco mi ha esposto con chiarezza ciò che si aspetta da me».
Nessuna parola, invece, sulle strategie da adottare con l'azienda. «Non mi sento di entrare nel merito di quel che c'è da fare perché credo di avere bisogno di tempo per studiare».
Duò ha fatto il suo primo ingresso nella sede di via Alighieri già ieri mattina. «Mi sono recato in Asm per le incombenze di rito, poi da lunedì ci metterò testa e tempo».
Il nuovo amministratore unico è molto impegnato tra la sua impresa e la presidenza di Confapi. Ce la farà a gestire tutto? «Credo molto nell'organizzazione e confido di riuscire a conciliare tutto, soprattutto con l'aiuto dei collaboratori. Una delle prime iniziative sarà proprio parlare con il personale della società».

Perché il sindaco ha scelto proprio lei? «Per le motivazioni risponderà il sindaco. Abbiamo avuto l'occasione di conoscerci, mi ha chiesto la disponibilità e io l'ho data».
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Il Gazzettino