L'esplosione dei Cinquestelle? È la conseguenza di tanti vuoti: politici, strategici e di leadership

L'esplosione dei Cinquestelle? È la conseguenza di tanti vuoti: politici, strategici e di leadership
Egregio direttore, ma che succede nel Movimento 5 Stelle? Cosa vuole Grillo e cosa intende fare Giuseppe Conte? Mi sembra che nel partito che mandava gli altri a vaffa ora siano...

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Egregio direttore,
ma che succede nel Movimento 5 Stelle? Cosa vuole Grillo e cosa intende fare Giuseppe Conte? Mi sembra che nel partito che mandava gli altri a vaffa ora siano gli stessi grillini a mandarsi reciprocamente a vaffa. Tutti contro tutti. E non dimentichiamoci che stiamo parlando del primo partito italiano, quanto a rappresentanza parlamentare. Secondo lei cosa accadrà?


Gianni Boscarin
Treviso


Caro lettore,


le dinamiche che muovono il mondo pentastellato sono spesso largamente imprevedibili. Ma in tempi non sospetti, e ben prima delle recentissime incursioni a gamba tesa di Beppe Grillo, avevamo espresso, anche in questa rubrica, seri dubbi sulle prospettive future di M5s o di un altro movimento che nascesse sulle sue ceneri. I fatti di questi giorni sembrano confermare quei dubbi. Anzi sembrano aver prodotto un'accelerazione decisa al processo di disintegrazione di questa esperienza politica. Ma, del resto, un partito per essere tale deve poter contare su una strategia, su un'identità, su una leadership chiara e riconosciuta. M5s ha smarrito per strada tutto questo. Mentre le proposte-bandiera del movimento venivano ammainate o mostravano - vedi il reddito di cittadinanza - la loro valenza negativa, M5s ha visto stingersi il proprio profilo politico. Oggi i pentastellati ondeggiano tra schegge di radicalismo giustizialista ed aspirazioni neo-centriste. Strizzano l'occhio alla Cina ma fanno professioni di fedeltà atlantica. Sono passati da posizioni anti-sistema alla pratica più sfrenata delle lottizzazioni. Un'involuzione politica a cui si è accompagnato il declino del suo fondatore e leader storico, quel Beppe Grillo vittima di vicende personali malamente gestite e di un ego debordante e autoreferenziale. E il suo possibile successore, l'ex premier Giuseppe Conte, una volta uscito da Palazzo Chigi, ha mostrato tutta la sua debolezza e inconsistenza politica. Il premier decisionista ha lasciato ben presto lo spazio a un aspirante leader indeciso a tutto. Stando così le cose, i fatti di questi giorni possono sorprendere per le irrituali modalità, ma sono la naturale e inevitabile conseguenza di tanti vuoti - politici, strategici e di leadership - in cui M5s rischia di affondare definitivamente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino